Caos arbitri: le dimissioni di Abbattista danno la dimensione del problema
Caos arbitri – Sulla scia delle polemiche del match di venerdì sera allo stadio Olimpico, continuano le discussioni sul mondo arbitrale anche con le prese di posizione di alcuni addetti ai lavori.
Anche ieri sera a Torino nella gara tra i granata e la Fiorentina, non sono mancate diatribe legate a decisioni discutibili che hanno mandato su tutte le furie il presidente Cairo.
In ogni partita ci sono episodi che non vengono gestiti a termini di regolamento e l’esasperazione aumenta giornata dopo giornata.
Come un fulmine a ciel sereno poi, arrivano le dimissioni di un arbitro di livello, il signor Abbattista della sezione di Molfetta.
Le parole di Abbattista
Il fischietto pugliese, con una lunga lettera ai vertici dell’AIA, ha rassegnato le dimissioni esprimendo con parole forti, che di seguito riportiamo, le sue motivazioni su una classe arbitrale prigioniera del sistema.
“La classe arbitrale è un treno impantanato nel puzzo del pregiudizio, soprattutto per dolo e colpa di qualcuno di voi e non solo”.
“L’AIA è stuprata da mestieranti della poltrona e del voto, senza aver bisogno di felpa e cappuccio e faccia annerita per parlare“. Un chiaro riferimento al recente servizio mandato in onda dalle Iene.
Parole pesanti che faranno certamente discutere e alimenteranno il polverone che ormai diventa sempre più difficile arginare.
Un promettente arbitro che rinuncia a 41 anni al sogno che aveva da ragazzo. Una sconfitta per tutti, soprattutto per quei giovani che vogliono intraprendere questa non facile carriera.
Fonte: Corriere dello Sport