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Quella mia sensazione di disagio, vergogna e impotenza

by Paolo Buchetti
0 comments Foto: profilo X Lazio

Quelle sensazioni di disagio, di vergogna e di impotenza

Sensazioni di disagio, vergogna e impotenza  –  Ammetto, probabilmente, di essere emotivamente sbagliato, perchè in questo contesto sociale, mi trovo ampiamente a disagio. Ma quello che mi colpisce è che tutto questo si riverbera anche nel mio “credo” calcistico, appartenente, da quando sono nato, alla S.S. Lazio.

 

L’APPROCCIO POSITIVO DI UN NUOVO ENTUSIASMANTE INIZIO  È SUBITO SCOMPARSO…

E questa sensazione di disagio e di vergogna a livello intimo l’ho provata ieri, avendo assistito in diretta televisiva a quella che doveva essere la conferenza di presentazione del nuovo mister Baroni. Tutti, compreso il sottoscritto, si aspettavano di vivere un momento “nuovo”, di conoscenza, di inizio di un nuovo corso. Una sensazione positiva, quella di un’alba che, tra diverse difficoltà, sboccia comunque tra positività, serenità e voglia di ritrovare un entusiasmo tra i volti dei protagonisti. Nonché un sorriso,  un benvenuto e un ringraziamento da chi ospita qualcuno per un evento mediaticamente importante, se non fondamentale per un buon inizio.

 

L’OCCASIONE ISTITUZIONALE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO TECNICO…

si è trasformata subito in un infastidito monologo, non per il suo unico scopo, bensì per un modo di far vivere, immagino, a tutti i presenti uno stato di disagio e di polemica fuori luogo,  di aggressione verbale. La presentazione del nuovo mister è servita al presidente per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, in modo scomposto e disarmante.

Senza infondere un sorriso, uno stato di serenità costruttiva per un nuovo inizio che ha bisogno di positività.

QUALI ERANO LE COLPE DELLA CARTA STAMPATA?

Il polemico richiamo di apertura delle parole del presidente che ha fatto cominciare inopinatamente la conferenza stampa con aria di gelo, di tensione polemica, in un momento assolutamente decontestualizzato, vista la presentazione del mister, cosa è stato?

Il fatto che il mondo dell’informazione abbia espresso le cifre degli ultimi acquisti al netto dell’Iva, e cioè 30 milioni invece di 40 milioni…

 

QUELLO STATO DI DISAGIO, VERGOGNA E IMPOTENZA

Tutto il mondo sportivo italiano e non, era lì in attesa di conoscere il mister che sta creando anche qualche elemento non in linea nell’ambiente Lazio. Era importantissimo vivere questa giornata proprio in quell’ottica. E invece no.

E così, avvolto da quella curiosità positiva di sentire le prime parole del mister, succede quel che succede.

Comincio quindi a vivere dentro di me quello stato di disagio, di vergogna e di impotenza, che  pone così alla luce del sole, sotto i riflettori di tutti, uno stato di cose che non rispecchiano il mondo biancoceleste. E questo disagio  e vergogna mi sta accompagnando ancora, mentre sto scrivendo queste mie righe sincere. Che vengono dal mio profondo dell’intimità. Non posso e non voglio essere rappresentato da questo modo di approcciarsi e di rappresentare un mondo che è lontano anni luce da quello che è in realtà.

 

 

LAZIO SILIO ROSSI

Giorgio Chinaglia / Foto: profilo X Lazio

 

SCUSATE SE ANCH’IO NON HO INFUSO IN VOI UN QUALCOSA DI POSITIVO…

Scusatemi, è colpa mia, della mia personalità intima, del mio essere laziale, del mio essere fan di una squadra che pratica uno sport. Parliamo di etica, di infondere coraggio, voglia di combattere e non disagio, polemica e spirito distruttivo.

Scusate, cercherò di migliorarmi, ma certo mi terrò lontano dalle prossime interviste o conferenze stampa. Terrò lontano dal rappresentante massimo della  S.S.Lazio, la mia lazialità che niente ha a che fare con questo modo di approcciare il mondo.

CONTINUERO’ A RESTARNE FUORI…

La foto di Giorgio Chinaglia col lutto al braccio incarna in pieno il mio attuale stato d’animo.

Ne resterò quindi ancora fuori perchè come ho già detto in passato, la mia Lazio non esiste più e continuerò ancora a vivere il mio esilio storico. Esilio che sta accompagnando il percorso finale della mia vita. Sperando un giorno di poterla ritrovare ancora al mio fianco, a regalarmi, non sensazioni di disagio, vergogna e impotenza, ma  sensazioni di quell’amore completo che ormai  da tanti anni si è disperso inesorabilmente dentro di me.

Spero presto di poterti riabbracciare forte come facevo un tempo, amore mio!

 

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