Intervenuto nella nostra redazione di LazioLiveTv, Augusto Sciscione parla apertamente della Lazio

Augusto, ieri si e’ consumato il fallimento Lazio

“La stagione della Lazio è un fallimento, inutile girarci intorno. Siamo fuori da tutte le competizioni europee, superati da squadre come Fiorentina e Bologna che, fino a poco tempo fa, lottavano per la salvezza.Il progetto tecnico è crollato, ma ancora più grave è il fallimento della gestione societaria. Lotito è il principale responsabile: il suo modello non è più competitivo. Una volta bastava poco per entrare in Europa, oggi non più. Le regole sono cambiate, le avversarie sono cresciute, e noi siamo rimasti indietro. Non serve più addolcire la realtà: servono parole forti e scelte drastiche, altrimenti resteremo sempre fermi.”

Se dovessi dare una percentuale di colpe a questa stagione?

“Le percentuali piacciono sempre alla gente, ma qui il problema è chiaro: tutti hanno fallito. Dall’investimento iniziale di Lotito, alla gestione tecnica, fino al campo. Se proprio devo dare dei numeri, direi: 80% delle colpe a Lotito, per una gestione ormai fuori tempo; 15% al direttore sportivo, che non ha costruito una rosa all’altezza; e solo un 5% a Baroni, che ha lavorato in condizioni difficili con una squadra abituata a stare sulla sinistra della classifica, e questo era il rischio.”

La Lazio ne esce ridimensionata?

“Oggi siamo costretti a guardare altre realtà: il Napoli che ha vinto uno scudetto, l’Atalanta che gioca un calcio europeo e vince trofei. Nel frattempo, c’è chi parla di ‘ristrutturazione’, ma la verità è che questo è un ridimensionamento, punto. La Lazio era una squadra che si attestava stabilmente tra le prime sei, a volte quinta, a volte capace di vincere. Ora ci ritroviamo dietro a Bologna e Fiorentina. Questo, per me, è un chiaro segnale che la nostra dimensione attuale è inferiore rispetto agli anni passati. Se non è ridimensionamento questo, allora cos’è?”

Sul comunicato della Lazio?

“Oggi è arrivato un comunicato, come spesso accade in momenti difficili. Ma la verità è che non bastano più le parole. Dopo una stagione del genere, qualcuno doveva metterci la faccia, parlare ai tifosi in modo diretto, senza nascondersi dietro frasi di circostanza.”

E’ il momento di vendere?

“Non sono io a dover dire se Lotito debba vendere, ma è lecito porsi la domanda. Ci sono club passati ai fondi che spendono il triplo della Lazio e fanno peggio. Ma guardare chi fa peggio non aiuta: bisogna guardare chi fa meglio, come Atalanta e Napoli. Oggi serve un cambio di gestione. Se Lotito resta, deve cambiare approccio: bisogna investire, anche a costo di fare debito, perché un investimento mirato può portare guadagni. Non spendere nulla e non andare in Europa è un doppio fallimento. Il vero problema è che la Lazio spende poco e male. Servono idee nuove, risorse vere. Se un domani arrivasse un imprenditore serio con un progetto concreto, allora sì: vendere sarebbe giusto. Ma comunque, oggi più che mai, serve una nuova visione.”