Lazio: buona la prova del giapponese contro il Cagliari
Lazio – La vittoria di Cagliari, fondamentale per la classifica e il morale dei biancocelesti, ha lasciato strascichi positivi con il ritorno al gol su azione per Ciro Immobile (rete numero 200 un serie A, ndr) ma soprattutto con la finalmente convincente prestazione di Daichi Kamada, subentrato ad uno spento Luis Alberto, nella ripresa.
Il centrocampista giapponese, reduce da 4 panchine consecutive contro Lecce, Inter Napoli e Atalanta, ha ritrovato il campo nella sfida della Domus Arena dando segnali di reazione positivi. Emblematica l’azione in solitaria stile ‘Felipe Anderson‘, terminata sul palo alla destra di Scuffet dopo aver saltato due avversari.
A fine gara il numero 6 biancoceleste si è espresso così sul proprio futuro ai microfoni dei cronisti:”Il tuo futuro all’interno della Lazio? Non so, non posso dire nulla. Se è già stato deciso? No. Quanto tempo è necessario per vedere il miglior Kamada nella Lazio? Ci sono tante cose diverse tra il calcio italiano e quello tedesco, io devo continuare a lavorare tanto“.
Lazio: Kamada sa come far male al Bayern Monaco
Il futuro per Kamada è un’incognita, per questo, meglio concentrarsi sul presente.
L’immediato presente, sbatte subito alla porta della Lazio in maniera dirompente, con un accento tedesco, lingua che Kamada conosce molto bene. Infatti mercoledì in un Olimpico vestito con l’abito per le grandi occasioni, i capitolini affronteranno il Bayern Monaco, gara valida per l’andata degli ottavi di finale di Champions League.
Il match contro la corazzata tedesca sarà un remake degli ottavi di finale giocati e persi nel 2021, con Simone Inzaghi in panchina, ma sarà un tuffo nel passato anche per il giapponese che sa come far male al Bayern.
Nella stagione 2017/18 infatti Kamada punì i bavaresi nella sfida casalinga con l’ex Eintracht di Francoforte, gara vinta 2-1 con il gol del samurai ad aprire le danze. Nel confronto di mercoledì, il centrocampista cerca la conferma per provare a dare una spallata alla crisi di risultati e risollevare una stagione vissuta nell’ombra. Sarà compito di Sarri garantirgli una chance, l’ultima prima dell’addio.