Calciomercato Lazio: vittoria con vista Champions
Calciomercato Lazio – Si accendono le luci dell’Europa che conta sul cammino della Lazio. La squadra di Tudor vince e convince nella notte dell’Olimpico contro il Verona inserendosi nella prestigiosa lotta per il quinto posto che vede i biancocelesti a -3 dalla Roma e +1 sull’Atalanta (entrambe con una gara in meno).
La freccia incoccata da Zaccagni e abbattutasi sul muro gialloblù ha risolto l’esito di una gara che non voleva saperne di piegarsi al volere dei capitolini, dominanti in campo e nelle palle gol. I ben 14 tiri nello specchio della porta difesa da Montipò, compresi il palo di Pedro e la traversa di Anderson, sono il riassunto di una gara a senso unico, che non ha risparmiato il brivido finale con il miracolo di Mandas sulla carambola in area che stava per beffare la squadra di casa.
Ad esaltare il pubblico sugli spalti però ha pensato anche Daichi Kamada, finalmente a suo agio in mezzo al campo e mai così vivace.
Calciomercato Lazio: come cambia il futuro del giapponese
Le imponenti mani di Igor Tudor hanno dato uno scossone alla squadra che in campo detta gli ordini a meraviglia. Proprio Kamada sembra aver cambiato marcia e, a suon di prestazioni positive, sta pian piano prendendosi il peso della Lazio addosso, cambiando così anche le carte in tavola sul proprio futuro.
Il centrocampista ha la facoltà di poter decidere il proprio futuro che fino ad ora sembrava lontanissimo dalla capitale. Il nuovo ruolo in campo e la fiducia del tecnico croato hanno dato stimoli al giapponese che ora potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di restare.
La volontà di Tudor è chiara, Kamada è punto fermo dello scacchiere tattico biancoceleste e la speranza è che lo resti anche il prossimo anno. A dimostrazione dell’importanza di Daichi per il tecnico ex Marsiglia ci sono le parole di quest’ultimo nel post gara di Lazio-Verona che sono un messaggio chiaro ora il futuro: “Per me è fantastico, può coprire vari ruoli. Ha una mentalità fortissima, può giocare davanti alla difesa o anche un po’ più offensivo, non molla mai, ha un computer nella testa. Magari avere 10 Daichi nella squadra, dal punto di vista psicologico sarebbe un desiderio per tutti gli allenatori”