Il regista Federico Moccia: “ecco a cosa può ambire la Lazio…”
Siamo ormai alla vigilia dell’impegno Juventus-Lazio; una bramosa curiosità aleggia tra tutti i tifosi biancocelesti che, dopo l’exploit inaspettato nella trasferta di Napoli, attendono conferme.
Uno di questi è il regista e scrittore Federico Moccia, intervistato telefonicamente dalla redazione di Lalaziosiamonoi. Queste le sue parole:
Domanda scontata, ma mai banale: che tipo di match ti aspetti contro la Juventus?
“Credo che sarà una partita divertentissima da vedere, perché entrambe le squadre hanno degli ottimi elementi all’interno della propria rosa per svoltare il match; nelle prime partite abbiamo visto le splendide performance di Luis Alberto, per esempio, poi la Juventus ha recuperato Chiesa che è un grandissimo giocatore in grado di fare la differenza. Non mi aspetto una partita chiusa: entrambe cercheranno di esprimere bel gioco”.
Quali peculiarità da parte della Lazio ti hanno convinto a Napoli e quali non?
“Trovo che dalle prime partite si possa giudicare ben poco. La Lazio di Napoli è decisamente diversa da quella che si è vista contro Lecce e Genoa. È cambiato l’approccio alla partita, sapevamo di avere di fronte un grande avversario e ci siamo messi di impegno. In generale, il problema di questa squadra sono i secondi tempi, dove – di solito – le prestazioni calano notevolmente e Sarri ne è consapevole. Proprio la settimana scorsa però si è visto un’ottima seconda metà da parte dei biancocelesti il che mi fa sperare in meglio”.
A quali obiettivi stagionali può ambire realisticamente l’attuale Lazio?
“Per rispondere a questa domanda non posso non considerare l’ottimo risultato che è stato raggiunto l’anno scorso, anche a discapito di tante testate giornalistiche che non ci inserivano neanche nelle prime sei in avvio. Sarri ha dimostrato di poter esprimere un gioco straordinario anche con giocatori non estremamente brillanti, ma questo dimostra la forza dell’allenatore. Quest’anno la rosa è stata ulteriormente allungata e la trovo decisamente più competitiva rispetto a quella dell’anno scorso, anche se alcuni giocatori ancora non sono entrati del tutto nei meccanismi, però credo che – a questo punto – il mirino debba essere puntato sulla qualificazione alla prossima Champions League. Non la vedo ancora come contendente allo scudetto, trovo che ci siano almeno altre due-tre squadre più attrezzate e pronte. Penso che il Milan sia favorito: si diverte e ha fatto un mercato straordinario che permetterà varie rotazioni. Poi credo che gli ottavi di Champions siano già un ottimo traguardo, mentre per quanto riguarda la Coppa Italia, l’obiettivo minimo sono i quarti di finale” (fonte Lalaziosiamonoi.it)