Felipe Anderson, al termine della gara col Sassuolo, rilascia la sua ultima intervista da calciatore della Lazio
Quella di stasera tra Lazio e Sassuolo non è stata certo una bella partita, nonostante i biancocelesti si giocassero il posto in Europa League: obiettivo cui Felipe Anderson ha contribuito al meglio. Il brasiliano ha salutato il popolo biancoceleste prima di congiungersi al Palmeiras, squadra brasiliana che riporta FA10 a casa, insieme alla famiglia. Al termine della gara il 7 biancoceleste ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN.
“Quella di stasera è stata un’emozione fantastica. Ringrazio tutti perché il mio obiettivo è sempre stato giocare nel calcio italiano e trascorrere la gran parte della mia carriera qui è stata la scelta migliore. Oggi è stata una giornata indimenticabile e ringrazio tutti per l’affetto. Nella mia seconda esperienza alla Lazio ho giocato partite eccezionali, soprattutto nella scorsa annata. Per me, queste ultime due stagioni sono state le migliori della mia carriera e quindi indimenticabili”.
Tra ricordi e curiosità: Sarri e Leiva nel cuore
Alla domanda su chi fosse il giocatore più forte con cui ha giocato, Anderson ha risposto senza esitazioni: “Leiva, che porto nel cuore perché quando è arrivato qui, in pochi mesi ci ha insegnato tante cose, ci ha guidato ed è stato un punto di riferimento per me”. Riguardo l’allenatore più influente per lui, ha dichiarato: “Sarri“.
Felipe Anderson ha poi parlato delle sue preferenze in campo: “Fascia destra o sinistra? Per un giocatore è molto diverso: a destra hai più opportunità di fare assist, a sinistra di rientrare e calciare in porta. Io preferivo stare sulla sinistra”.