Lazio: il giornalista rivela un particolare ‘privato’ del comandante
Lazio – Il momento delicato che sta vivendo il mondo biancoceleste si rispecchia sull’umore dei calciatori, scontenti per le prestazioni in campo e le scelte societarie al di fuori. Non è una novità che molti dei ‘senatori’ non siano felici dello stop ai rinnovi contrattuali imposto dalla società.
Felipe Anderson è al passo d’addio e Zaccagni inizia ad udire da lontano le sirene delle big che bussano alla porta di Lotito. Chi è in dubbio riguardo una futura permanenza è anche Maurizio Sarri, preso di mira dai tifosi e difeso a spada tratta dal duo Lotito-Fabiani.
Il comandante vive uno dei momenti più difficili da allenatore, ma secondo quanto rivelato dal giornalista Alfredo Pedullà, c’è una situazione delicata extra-campo che tiene in pensiero il tecnico toscano:
“Spesso il mondo è becero: Maurizio Sarri sta vivendo uno dei momenti più difficili e delicati della sua vita (non calcistica). C’è chi lo sa eppure infierisce, gli basterebbe questo per infischiarsene del resto”.
Lazio, Pedullà: “Presto sarà lui a comunicare qualcosa“
“La Lazio non sta facendo bene in campionato, le ultime tre partite non state buone (Supercoppa italiana compresa). La classifica non è bellissima ma all’interno di un punto a punto che lascia aperta una porta, a patto che la squadra riprenda un minimo di marcia.
Lo scorso giugno Sarri era un eroe, ora è l’unico colpevole: ci sta, in un mondo di umori da social. E ci sta che in futuro decidano di salutarsi, a maggior ragione se il capro espiatorio è uno, così andranno alla ricerca di un altro. Magari sarà lui a spiegare presto e forse a comunicare qualcosa (se non ora, presto)“.
“Reduce da virgolettati inventati (lui e le spaccature interne), basterebbe questo per capire. Ma c’è di più: quando nella vita uno ha altre – serie – preoccupazioni che esulano da un pallone che rotola, eppure ha la testa dentro i problemi della Lazio, forse un minimo di umanità servirebbe per essere uomini e non caporali. Qui non sono né uomini né caporali: si tratta, peggio, degli “orfanelli” dell’analcolico biondo”.