Lazio: i granata sono ‘bestia nera’ per Maurizio Sarri
Lazio – Accantonata la deludente sconfitta contro il Bologna, in casa Lazio la concentrazione è proiettata verso la prossima sfida: l’avversario è il Torino di Juric, autentica ‘bestia nera’ per Maurizio Sarri.
La squadra granata, reduce dalla convincente vittoria casalinga contro il Lecce, ha la grande occasione per il sorpasso sui capitolini e i numeri sorridono a favore del club piemontese. Infatti, tra le mura amiche, il Torino ha ottenuto 45 vittorie contro le 43 dei biancocelesti e da quando Sarri siede sulla panchina della Lazio, su 5 sfide totali, ha battuto i granata solamente una volta, con 3 pareggi e una sconfitta.
La sfida, proibitiva ai più, per il comandante assume i contorni dell’ultima chiamata verso la lotta Champions. Gli 8 punti che separano la Lazio dal duo Bologna-Atalanta sono un distacco notevole, ma lo spiraglio resta aperto e può diventare luce con un doppio risultato positivo contro Torino e Fiorentina.
Lazio: qualità e compattezza agli ordini di Juric
Analizzando al microscopio la squadra granata, risalta subito agli occhi degli osservatori la compattezza difensiva che ne fa, dopo Inter e Juventus, la terza miglior difesa del campionato (20 gol subiti).
Lazio, il punto di forza del Torino: la solidità difensiva
La difesa a 3, dogma tattico di Juric, è la vera roccaforte di una squadra aggressiva ma compatta. La marcatura prevalentemente a uomo di Buongiorno e compagni, rende asfissiante la vita degli attaccanti avversari, dando garanzie di affidabilità in fase di non possesso e prontezza in caso di ripartenza.
Fiore all’occhiello: un centrocampo di qualità
La maggiore espressione di qualità il Torino la offre dalla cintola in sù. Il doppio mediano è composto da i due ex sogni proibiti di Sarri: Ilic e Ricci. A rotazione viene impiegato Tameze, mezzala di sfondamento, adatto sia negli inserimenti in fase di possesso che nelle coperture in fase di ripiegamento. A completare il reparto, in un 3-4-2-1 che all’occorrenza diventa 5-3-2, c’è il duo Rodriguez-Bellanova: il primo abile nei traversoni in area, il secondo punto di riferimento nella costruzione del gioco.
Punto debole: sterilità in fase offensiva
Paradossalmente, il reparto granata che perde in affidabilità, nonostante l’enorme qualità, è quello d’attacco. Il trio offensivo formato da Vlasic e Sanabria a supporto di Zapata, ha fruttato al Torino solamente 23 reti in 24 gare (il terzo peggior dato del campionato). La forza fisica dell’attaccante ex Atalanta viene sfruttata più nei momenti di difficoltà tattica, con il colombiano bravo nel proteggere palla e subire falli che permettono alla squadra di smorzare i momenti di sofferenza.
I precedenti passaggi danno quindi l’idea delle difficoltà verso cui va incontro la Lazio, che fa enorme fatica quando deve finalizzare la mole di gioco costruita durante la gara. La sfida di giovedì si presenta quindi complicata per i biancocelesti, ma è l’ultima occasione per continuare a seguire quel sogno chiamato Champions League.