Lazio: stangata per l’arbitro di Brindisi
Lazio – La pessima prestazione messa in opera dalla squadra arbitrale con Di Bello in primis, ha lasciato rabbia e frustrazione tra gli uomini biancocelesti che non riescono a mandar giù il boccone amaro di una gara piegata dalla conduzione dell’arbitro pugliese. Il giorno dopo, in casa Lazio, resta il rammarico per una sconfitta pesante e il nervosismo per scelte più che discutibili che hanno gravato numericamente sull’organico biancoceleste, sanzionato in modo pesante.
Lazio: i punti contestati dall’AIA sul metro di gara
In mattinata è arrivata anche la decisione dell’AIA in merito alla direzione di gara svolta dal fischietto internazionale.
Al designatore Rocchi non è piaciuta la condotta usata da Di Bello, reo di aver innervosito la gara con scelte sbagliate (contestate le espulsioni di Pellegrini e Guendouzi, con quest’ultimo che rischia almeno due giornate di squalifica, ndr) e aver perso il polso della situazione in campo, culminata con la rissa al fischio finale. Per i vertici è giusta la scelta sul rigore non concesso ai danni di Castellanos, falciato in uscita da Maignan.
In seguito a ciò, l’associazione arbitrale ha deciso di sospendere l’operato di Di Bello per un mese, secondo stop in stagione dopo quello inflitto a seguito del clamoroso errore in Juventus-Bologna con il mancato rigore concesso ai felsinei.