Lazio: Zaccagni e Gila note positive
Lazio – Nel disastro arbitrale che ha condizionato la gara contro il Milan, da salvare resta la prestazione della squadra biancoceleste che, almeno fino all’espulsione di Pellegrini, ha dominato in lungo e in largo contro gli uomini di Pioli, cinici e spietati nel finale.
Il primo tempo di ieri ha messo in mostra tutte le qualità tattiche e tecniche della Lazio, ordinata in fase di costruzione, brillante sugli anticipi, affamata in pressione e granitica in difesa.
Sugli scudi la prestazione di Zaccagni, tornato titolare dopo l’infortunio all’alluce e già in condizione. L’arciere ha letteralmente messo in imbarazzo l’intera catena di destra dei rossoneri creando i presupposti per far male a Maignan in più occasioni, dando a Sarri sensazioni positive in vista del match contro il Bayern Monaco.
Da sottolineare anche il ritorno di Mario Gila: il centrale spagnolo, superata la squalifica rimediata contro il Torino, è apparso in fiducia, mostrando solidità difensiva e spirito d’iniziativa nelle impostazioni di gioco, garantendo affidabilità e soluzioni in fase di costruzione.
Lazio: ora l’esame Bayern per risollevare il morale
La sconfitta di ieri ha comunque dato garanzie al comandante che già da oggi si chiuderà nel bunker di Formello per iniziare a preparare l’esame Bayern.
Leroy Sané / Foto: profilo X Leroy Sané
Contro i tedeschi, nonostante la vittoria nella gara di andata, ottenere il pass resta impresa ardua, per questo Sarri studierà a fondo lo schema tattico da utilizzare contro la squadra di Tuchel. A centrocampo conferme per il trio Luis Alberto-Vecino-Guendouzi, quest’ultimo espulso contro il Milan e indisponibile per la sfida casalinga contro l’Udinese. In avanti torna il trio titolare composto da Immobile, Zaccagni e Felipe Anderson. Bagarre sulla sinistra con Marusic che potrebbe avere la meglio sul duo Hysaj-Pellegrini, mentre Lazzari è pronto a riprendersi il posto da titolare sulla catena di destra.
In baviera la Lazio proverà a scrivere una pagina importante della propria storia calcistica, per farlo però bisognerà remare uniti nel fiume infernale dell’Allianz Arena, tentando di superare la cresta dell’onda tedesca, temibile ma non del tutto terribile.
