Lazio: 25 anni fa’ il successo sul Maiorca
Lazio – Il mese di maggio è ricco di ricorrenze per il mondo biancoceleste che, dopo aver festeggiato i 50 anni dal primo scudetto della storia vinto dalla ‘banda Maestrelli’, ricorda oggi il 25° anniversario dal successo in Coppa delle Coppe, prima gioia europea nella sua ultima edizione.
Il 19 maggio 1999, sotto il cielo di Birmingham, le uniche stelle che illuminarono la notte inglese furono quelle della Lazio di Sven Goran Eriksson. Una squadra costruita per provare a vincere tutto quello che c’era a disposizione, a partire dal primo trofeo continentale.
Al Villa Park i biancocelesti misero la ciliegina su una torta costruita con difficoltà, a partire dalle fasi iniziali di qualificazione, dove soltanto la differenza reti, nei due pareggi tra andata e ritorno, permise ai capitolini di avere la meglio sul modesto Losanna.
Il cammino trionfale condusse la Lazio fino alla finale, nello stadio dell’Aston Villa, di fronte al Maiorca di Hector Cuper, in seguito voluto da Moratti come allenatore dell’Inter.
Lazio: Vieri e Nedved firmano la storia
La gara del Villa Park si mette subito in discesa per la squadra di Eriksson che trova il vantaggio al 7′ con Christian Vieri, bomber dall’acquisto record per 55 miliardi di lire, che di testa, con una parabola illegibile per il portiere maiorchino, porta avanti i suoi.
La gioia dura poco però per la Lazio che subisce il pari dei spagnoli, dopo appena tre minuti, con Dani. A mettere il sigillo sul successo finale penserà Pavel Nedved, nella ripresa, con una perla dalla distanza che porta via rete e coppa dalle mani degli iberici.
Alessandro Nesta, in un indimenticabile veste giallo-nera, alza così al cielo il primo trofeo europeo della Lazio, successo che darà poi seguito al secondo, nella Supercoppa Europea vinta contro gli ‘invincibili’ campioni d’Europa del Manchester United.
Di li a poco, la gioia biancoceleste verrà distrutta dallo scudetto avuto in tasca fino a poche gare dal termine e poi consegnato nelle mani del Milan. Trionfo che poi arriverà l’anno successivo con la rimonta finale che porterà alla conquista dal secondo tricolore cucito sul petto della maglia più antica della capitale.