Con il nuovo mister cambia non solo il modulo, ma la mentalità
Nuovo mister, nuovi stimoli! La prima partita dell’era Tudor, tra l’altro difronte alla Juventus, ha lasciato un po’ tutti increduli sul come la Lazio ha gestito l’intero match.
Era oramai evidente che la squadra non seguiva più le idee del dimissionario Sarri. Una squadra senza mordente, senza anima, quasi incapace di capire cosa doveva fare in campo.
Qui non si tratta di dare colpe a destra e a manca, ma di fare il bene della Lazio, di voltare pagina per cercare di salvare il salvabile da una stagione deludente.
Arriva Igor Tudor e tutto magicamente cambia!
Certo, nuovo mister, nuovi stimoli. Ci voleva una sferzata di entusiasmo, di riprovare quelle sensazioni di chi ama giocare a calcio.
Il tecnico croato ha saputo entrare nella mente dei calciatori dando loro importanza, facendo sentire la sua presenza in ogni modo possibile, ricreando quel gruppo unito e coeso che sembrava ormai sfaldato.
Lavoro duro abbinato alla mentalità di non essere secondi a nessuno. Nuovo modulo e ruoli diversi, per alcuni interpreti, che hanno dimostrato la loro capacità di sposare le tesi del mister.
La Lazio vista sabato scorso è stata una squadra forte sotto diversi aspetti: carattere, applicazione, sacrificio, aggressività, e voglia di vincere. Una squadra molto diversa da quella vista in precedenza.
Naturalmente è presto per capire se la strada è quella giusta, anche perché ci sono partite davvero molto difficili da affrontare, con avversari forti che metteranno a dura prova i biancocelesti.
Ma questa Lazio piace! I tifosi hanno voglia di vedere una Lazio viva e votata all’attacco. Una squadra che entra in campo per ottenere la vittoria con il bel gioco e tanta determinazione.