La Nazionale Italiana e le scelte discutibili di Mancini
Vedendo i numeri della difesa della Lazio, si pensa subito alla Nazionale Italiana.
Le aquile in questa stagione hanno subito, in campionato, trenta gol e hanno finito con la porta inviolata in venti circostanze, ma tutto questo non è bastato.
Infatti nelle convocazioni fatte dal C. T. Roberto Mancini, a Provedel è stato preferito Vicario, portiere non paragonabile in questa stagione al numero novantaquattro biancoceleste.
Più assurdo ancora sembra il trattamento riservato ai due centrali difensivi, Nicoló Casale e Alessio Romagnoli, artefici della grande stagione della squadra di mister Sarri.
A loro due sono stati preferiti calciatori come Gatti della Juventus, e Toloi, l’italobrasiliano che la nazionale verdeoro non ha mai preso in considerazione.
Chiedo al C. T. il perché di queste scelte, rispettabilissime senza dubbio, ma non condivisibili, basta vedere i numeri che incoronano la difesa della Lazio, la seconda migliore in campionato, dopo il Napoli, con soltanto due gol subiti in più.
Che il presidente Lotito non sia ben visto in federazione è una cosa risaputa e non voglio pensare a biechi giochi di palazzo. Inoltre, bisogna ricordare i trascorsi gloriosi del Commissario Tecnico con la maglia biancoceleste e rimane difficile capire il perché di certe scelte che snobbano due calciatori protagonisti indiscussi di una stagione stupenda.
Un noto politico, sulla scena italiana per gran parte della seconda metà del XX secolo, diceva:
“A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina!”