A salire sul banco degli imputati società, tecnico e squadra. Chi ha veramente le colpe di questo momento della stagione?
Lazio: Tre sono gli imputati di questa catastrofe che si sta abbattendo sulla Lazio di Maurizio Sarri. Sono responsabili di una stagione amara e indigesta, con delle prestazioni che definire sottotono è un eufemismo.
Una serie infinita di gare degne di una squadra che lotta per la retrocessione, con quasi tutti gli interpreti svogliati che scendono in campo senza attributi e senza dignità. Partite che generano disgusto e rabbia agli occhi dei tifosi biancocelesti, che sino ad ora sono sempre e comunque al fianco della squadra capitolina. Nonostante la pessima annata, la Lazio resta comunque in lotta per il quarto posto, si giocherà gli ottavi di Champions contro il Bayern e disputerà la semifinale di coppa Italia contro la ‘vecchia signora’.
Lazio: società, tecnico o squadra, di chi è la colpa?
Di questa indigesta stagione, sin qui svolta da una Lazio lontanissima parente di quella bella e forte che arrivò seconda nella passata stagione, la colpa è di uno o più interpreti.
La società
Foto: profilo X Lazio
È colpa della società? Nonostante un mercato estivo diverso da tutti quelli sin qui fatti, ha dato in mano a Sarri uomini non da lui richiesti e che non sono idonei al suo gioco. Una società assente, che non ha saputo rinforzare la squadra a Gennaio, e che ritiene le proprie scelte indiscutibili e che è incapace di tenere in mano la situazione.
L’allenatore
Foto: profilo X Lazio
Ha colpa l’allenatore? Un Sarri che sembra indigesto alla squadra (non tutta), e che è ostaggio della società e del suo stesso ingaggio, oltre che difendere a spada tratta la sua idea di calcio ed il suo modulo. Un Sarri in balia degli eventi, che non pare più tenere la squadra in pugno.
La squadra
Foto: profilo X Lazio
Ed infine loro, la squadra, i giocatori, che sono gli interpreti finali di tutto e che non scendono in campo con la voglia e la cattiveria di chi ha fame, di chi vuole dare il meglio per la squadra e se stessi.
Giocatori involuti la maggior parte dei vecchi e non idonei alcuni dei nuovi, giocatori che pensano ai rinnovi e ai premi raggiunti invece di dare l’anima per l’obiettivo. La squadra tiene ostaggio tutto e tutti, è contro il tecnico perché stanca del gioco che vuole il “Comandante“, è contro la società che non mantiene le promesse, insomma un vero e proprio copione degno di un thriller.
Di tutto questo chi viene ingiustamente colpito sono i tifosi biancocelesti, che sono sempre li al fianco di quella gloriosa maglia e che inermi assistono a questo ” teatrino“. Alla fine tirando le somme sembra che la colpa sia di tutti e tre gli interpreti, e per loro fortuna è ancora tutto salvabile.