Lazio: oggi l’anniversario della morte di Gabbo
Lazio – oggi come 16 anni fa’, il dolore resta della stessa intensità vissuta in quei momenti, in cui ogni tifoso di ogni squadra ha pianto, urlato e lottato contro un omicidio che non ha mai trovato una motivazione, ma almeno avuto giustizia.
L’11 novembre del 2007, nell’area di sosta di Badia al Pino, Gabriele Sandri trova la morte per mano di chi avrebbe dovuto difenderlo. Un colpo di pistola partito dalla carreggiata opposta, probabilmente per sedare gli animi caldi tra tifoserie in combutta, ha attraversato l’intera linea stradale e si è fermato all’interno del corpo di Gabriele, che in quel momento era in auto che dormiva, mentre attendeva i compagni in sosta durante il viaggio che li avrebbe portati a Milano, per assistere a quel Inter-Lazio che quel giorno non si è più giocato.
Luigi Spaccarotella, il poliziotto che sparò e uccise Gabbo, fù condannato nel 2012 con la pena definitiva di omicidio volontario. Sentenza che prevedeva 9 anni e 6 mesi di reclusione per il colpevole, che nel 2017 uscì dal carcere con il vincolo della semilibertà.
Oggi come allora, la gente laziale piange Gabriele Sandri, vittima incolpevole di atti spregiudicati, così come Vincenzo Paparelli e Antonio De Falchi, altri morti innocenti, mentre facevano quello che più amavano, tifare la propria squadra del cuore.
Proprio domenica ci sarà un Derby speciale, in cui ci sarà modo di ricordare le vite di Gabriele, Vincenzo e Antonio. Mai dimenticati dalla propria gente.