Lazio: all’Olimpico gli uomini di Eriksson battono l’Inter per 4-3
Lazio – ci sono notti che non si dimenticano, specialmente se parliamo di Lazio e torniamo indietro di 23 anni. I biancocelesti condotti da Sven-Goran Eriksson, sono una squadra che, in quegli anni, incute paura, non sono in Italia ma anche in Europa.
Quel 8 settembre 2000, la Lazio riprende da un’annata finita nei festeggiamenti più imprevisti. Dopo aver vinto Supercoppa Europea e Coppa Italia, i biancocelesti si aggiudicano uno scudetto al cardiopalma, all’ultima giornata, grazie alla vittoria del Perugia di Mazzone contro la Juventus, che aveva il tricolore in mano.
L’estate successiva, Cragnotti fa spese pazze, gasando ancor di più l’animo già carico dei tifosi biancocelesti. Con l’acquisto della nuova coppia d’attacco Crespo-Claudio Lopez, la Lazio può vantare un duo da fare invidia al miglior Real Madrid. Il perché lo capiremo poco dopo.
L’8 settembre 2000, Lazio e Inter si affrontano per aggiudicarsi la Supercoppa italiana, in uno stadio Olimpico gremito di 65000 spettatori. Lo spettacolo però lo garantisce il campo. Il risultato finale dice 4-3 per la Lazio, grazie al ‘piojo’ Claudio Lopez che bagna il suo esordio con una doppietta e lascia sogni di gloria ai tifosi biancocelesti sugli spalti, esultanti anche ai gol di Stankovic e Mihajlovic. Eriksson regala il ‘triplete’ tutto italiano alla Lazio, che però, da lì in poi, vivrà una fase di declino che porterà al cambio di gestione qualche anno dopo.
Quel Lazio-Inter però, resterà una delle pagine più belle della storia biancoceleste, con uno tra gli organici più forti mai avuti in 123 anni di storia.