Cercasi, in casa Lazio, la mentalità vincente
Lazio: cercasi mentalità vincente. Per l’ennesima volta in questa stagione, la squadra ha gettato nel water tutte le speranze di recupero Champion’s League, con una prestazione senza senso, brutta, come questa stagione maledetta ci ha abituati.
Anche quando tutto sembrava girare bene, si é riusciti per ben due volte a farci recuperare. La prima volta, con gli incomprensibili errori di Cataldi prima, di Hisay poi, ed infine del “bello addormentato” Casale che tiene in gioco Djuric.
Casale, sempre lui, che si perde il “Monzese” anche nel secondo gol nel finale. Da Polli !
Considerazione. Troppo veloce il cambio di Zaccagni, proprio con Casale, che a mio modesto avviso ha condizionato questa partita, togliendo l’unico uomo tecnico di qualità di questa squadra.
Giocatori senza fame, cattiveria, in una partita decisiva sono imperdonabili. Anche quando la dea bendata ti aiuta per tutta la partita e ti offre la mano dovresti conquistare la vittoria. E invece ….
Veramente imperdonabili certe considerazioni su gli “assi calcistici” biancocelesti (comprese anche di chi scrive!). Troppi applausi tributati ai calciatori per delle vittorie con Salernitana, Verona e Genoa. Troppi toni trionfalistici concessi ai Laziali in campo, che invece meriterebbero il ritiro perenne fino al termine di questo strampalato campionato!
Cercando disperatamente una mentalità vincente
Speriamo che nelle due gare finali casalinghe, i signori calciatori biancocelesti siano ricoperti da fischi. Questo merita chi in tutta la stagione non ha mai capito i momenti che si stavano attraversando.
Ciò non toglie che Tudor, oggi, sia responsabile delle sostituzioni e dell’atteggiamento tattico della squadra, come delle dichiarazioni di Venerdì in conferenza stampa. Seppur giuste, potevano essere dette a fine stagione e non nel giorno prima di una partita fondamentale.
I maggiori colpevoli, comunque, oggi come in gran parte della Stagione, sono da ricercare nei calciatori. Come diceva Don Abbondio, di fronte al Cardinale Federico Borromeo:“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.
Già, proprio così. Inutile cercare di cavare il sangue dalle rape!
(Fonte: Alessandro Manzoni – Michele Di Fiò)