Diego Pablo Simeone ricorda la Lazio del secondo scudetto
Invitato alla festa scudetto del Napoli dove gioca suo figlio Giovanni, Diego Pablo Simeone ricorda quella Lazio fantastica che in pochissimo tempo ha vinto tantissimo e ha lasciato nella mente dei tifosi e degli appassionati di calcio un ricordo indelebile;
“Quella Lazio è la squadra più forte in cui abbia mai giocato, per individualità. Questo Napoli è ancora più solido come gruppo e meccanismi”.
Quella Lazio era molto Argentina… “Vero. Ma c’erano tantissimi altri giocatori fortissimi, ogni allenamento era una battaglia. Una volta ricordo che Mancini scattò ma io non gli passai la palla e si arrabbiò. Gli dissi: non saresti arrivato sul lancio. Lui rispose: “Dovevi fare un passaggio dietro la linea difensiva, non un lancio”. Aveva ragione. Quella frase mi rimase impressa e oggi lo insegno ai miei giocatori. Non eravamo grandi amici ma da quel gruppo sono venuti fuori buoni allenatori. Io e Veron non ci prendevamo, non ci parlavamo, ma in campo ci capivamo. Penso all’assist per il gol con cui abbiamo battuto la Juve a Torino. Una rete decisiva per lo scudetto”.
Tornare in Italia ad allenare? “Spesso mi capita di incontrare tifosi interisti e laziali che mi chiedono di tornare. Chi può saperlo? Di sicuro mi farebbe piacere”.