Lazio – Salernitana, le pagelle dei biancocelesti

by Fabrizio Di Marco
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Lazio – Salernitana, le pagelle dei biancocelesti.

Provedel: 5 Non è perfetto nel posizionamento su tutti e tre i gol, specialmente nel primo dove si trova nella terra di nessuno, serataccia.

Lazzari: 5 Nella sua zona di competenza non è attento come in altre occasioni, così come non è incisivo in fase offensiva, il suo secondo tempo è da incubo.

Casale: 5,5 Concentrato e attento nella prima frazione di gara, poi anche lui si unisce al festival degli errori, risultando spesso fuori posizione.

Romagnoli: 6 L’unico del reparto difensivo a mantenere un barlume di lucidità, cercando di salvare il salvabile.

Marusic: 5 Sempre in difficoltà dalla sua parte con Candreva e Mazzocchi perdendo le misure. ( 87′ Hysaj : s.v. )

Cataldi: 6 Partita che gioca svolgendo il compitino, senza nessun sussulto o giocata da ricordare troppo poco da lui ci si aspetta un po’ di più. ( 64′ Basic: s.v. )

Luis Alberto: 6 Nervoso e svogliato, finché non si accende al 41′ e con un lancio millimetrico in profondità regala un cioccolatino a Zaccagni che sblocca la partita.

64′ Milinkovic: 5 Un ammonizione discutibile che gli farà saltare il derby e che lo condiziona per il resto della partita.

Vecino: 5,5 Sempre attento e pronto a lottare a centrocampo su ogni pallone, Sepe gli nega con una super parata la gioia del gol ad inizio ripresa, ma i suoi due errori pesano sull’economia della partita.

Pedro: 5 Cerca di dare il solito dinamismo offensivo e pericolosità in attacco ma appare stanco e poco incisivo, sfortunato nel primo tempo quando un suo diagonale scheggia il palo.

81′ Cancellieri: s.v. )

Felipe Anderson: 5,5 Gioca bene nel ruolo di punta centrale ma nel secondo tempo come per il resto della squadra sembra non essere sceso in campo.

Zaccagni: 6,5 E’ ancora lui ad essere il migliore in campo non solo per il gol del vantaggio, nel secondo tempo prova con iniziative personali a non arrendersi, è l’ultimo a mollare.

Sarri: 5 La sua squadra torna a mostrare ancora una volta limiti mentali nella gestione della partita.

Eccessivo nervosismo e mancanza di lucidità nei momenti decisivi della partita.

Gestito malissimo l’impiego di Milinkovic.

Il serbo è stato tenuto in panchina inizialmente per poi essere inserito in partita nel momento peggiore, andando a prendere un ammonizione che gli farà saltare il derby.

 

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