C’era una volta la Lazio: la delicatezza del momento
C’èra una volta la Lazio – Voglio aprire volutamente così questo editoriale per chi come me, con qualche anno sulle spalle, ha vissuto molte “Lazio“.
Da ragazzini c’era una società che, nonostante non fosse una delle prime in Italia, cercava di portare a sé i giovani tifosi biancocelesti facendoli innamorare del nostro simbolo e dei nostri colori.
Politiche rivolte alle giovani generazioni che prevedevano sconti per i più piccoli e agevolazioni per le famiglie volte a rafforzare lo zoccolo duro della tifoseria.
Siamo cresciuti così, soffrendo i momenti difficili ma sempre con il cuore dipinto di biancoceleste.
Lazio, momento delicato
Gli anni passano e come tutte le cose, evolve anche il calcio. L’avvento dei diritti TV ha portato sicuramente benefici alle società ma forse ha messo in secondo piano chi dello stadio non può fare a meno.
La SS Lazio non fa sconti a nessuno! Se vuoi andare allo stadio devi pagare fior di quattrini, costi che per alcune famiglie sono quasi impossibili da sostenere.
Ricordo quando il biglietto in curva costava 15 mila lire e la società, in alcune partite, proponeva biglietti a 5 mila lire per i più piccoli o per le mamme che li accompagnavano, incentivando un movimento che ci portiamo dietro ancora oggi.
Qui non parliamo di risultati! Quelli possono essere positivi o negativi, l’importante è onorare la maglia. Qui si parla di una società che dovrebbe guardare ai tifosi mettendoli al centro di tutto.
Che dire poi dell’aspetto comunicazione… Anche qui la Lazio pecca di chiarezza e forza comunicativa.
Spesso si legge tutto e il contrario di tutto! Una incapacità che si trascina da anni e che è diventata imbarazzante.
Siamo ormai sulla bocca di tutti! Stiamo diventando sempre più lo zimbello della serie A e questo il tifosi laziale non lo merita affatto.
Possiamo anche essere additati di essere troppo critici, ci prendiamo questa responsabilità, ma non possiamo tacere difronte ad una gestione alquanto deficitaria.
Le ultime notizie sulla Lazio
Le ultime notizie riportate dicono che il nuovo tecnico biancoceleste sarà Baroni. Nulla da dire contro l’uomo, ma le 60 sconfitte in carriera non sono un biglietto da visita esaltante.
Probabilmente farà anche bene e sarà un professionista esemplare, ma crediamo che la Lazio meriti di più per la sua storia e per il suo futuro.
Non ci resta che augurare buon lavoro a chiunque siederà sulla nostra panchina, con l’auspicio che questo brutto momento passi in fretta.