Bodo Lazio, il quarto di finale, complessivamente, è un piatto d’argento buttato con tanti rimpianti?
Bodo Lazio, il piatto d’argento e i rimpianti? – Vista la partita di ieri sera tra Bodo e Tottenham, a mente fredda, non possono altro che svanire i rimpianti per quei quarti affrontati complessivamente in maniera maldestra dalla Lazio.
Vero è che si è andati a un passo dal miracolo di ribaltare il risultato dell’andata. Grande partita quella del ritorno biancoceleste, perfetta sotto tantissimi punti di vista. Il destino, o lo stellone se volete, ce l’aveva messa su un piatto d’argento. Sia quando all’andata il risultato doveva essere più rotondo per loro. Sia quando al ritorno avevi in mano la qualificazione, se solo avessi portato i 3 gol di vantaggio alla fine dei supplementari.
Ma il gol subito, il solito, in un momento nel quale bisognava capire l’importanza del momento senza alcun rilassamento psicologico, è la prova che non siamo stati in grado di meritare quel piatto d’argento che ci veniva offerto dal destino.
Valentin Castellanos / foto profilo X ss lazio
Lazio Bodo, il piatto d’argento: rimpianti? – LA PARTITA DI ANDATA, UN DISASTRO
Un vero e proprio disastro, da tutti i punti di vista è stata quella partita. Tattico, fisico, psicologico. Quello che ci ha “salvato” è stato il fattore fortuna, con un risultato che poteva essere più umiliante. Ma quello è un fattore che non può essere manovrato da alcun essere umano.
IL CAMPO SINTETICO NON ERA UN PROBLEMA
Tutto il can can messo in atto nelle settimane precedenti su questo benedetto o maledetto campo sintetico, forse ha ottenuto l’effetto contrario. Ci si sono messi anche addetti ai lavori ad ingigantire un problema che evidentemente problema non era. Psicologicamente, si è andati lì coscienti di giocare in 12 contro 11. Ma non era così. E lo ha dimostrato ieri il Tottenham, una buona squadra organizzata da tanti punti di vista, ma niente di più. Peraltro, abituato ad un campo in erba naturale come quello del suo nuovissimo stadio di Londra. Uno 0-2 che poteva anche essere più largo; e il Bodo, pur combattendo, si è sciolto come neve al sole.
Foto Profilo X S.S. Lazio
A ROMA IL GRANDE RECUPERO
E qui invece il pendolo passa nettamente dalla parte della Lazio, che ha saputo recuperare con tanta abilità, grazie anche ad un ambiente infuocato ed entusiasta.
Lazio Bodo, il piatto d’argento: rimpianti? IL SOLITO GOL SUBITO
Ma evidentemente non bastava neanche quello. Non bastavano 11 minuti alla fine dei supplementari per capire la battaglia con i denti e con le unghie che avremmo dovuto mettere in campo, senza alcuna pietà. E invece arriva l’ennesimo gol subito in un momento di distrazione collettiva, che ha sconquassato tutto quel bellissimo piatto d’argento servito, a un passo dalla fine.
I RIGORI, UN DISASTRO
Lo sappiamo tutti come è finita. Al pari dell’andata, è stato un disastro da dilettanti. Vero è che in ogni sconfitta ai rigori ci sono sempre tante recriminazioni da parte di chi perde. Ma gli incastri “diabolici” nei quali si è infilata la Lazio in quei minuti, non fanno altro che far pendere giustamente dalla parte del Bodo la gara degli 11 metri.
Insomma, una vittoria del Bodo nei quarti contro la Lazio molto più netta di quella che è stata sul campo. Invece, sia ieri che all’andata, il Tottenham ha messo effettivamente in campo i suoi migliori valori tecnici, senza avere avuto problemi a superare l’ostacolo Bodo. Il parziale finale dei gol dice: Tottenham 5, Bodo 1.
La Lazio non riesce andare oltre un 3 a 3 , escludendo i rigori. E questo, non fa altro che annullare ogni rimpianto, se non sei in grado di chiudere in 210 minuti più recupero, in vantaggio neanche di un maledettissimo gol, contro il Bodo Glimt.