Storia dei campi di gioco della Lazio: le due ere dell’Olimpico
Storia dei campi della Lazio, l’Olimpico – L’approdo allo stadio Olimpico avvenuto nel 1953 di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, rappresenta l’ultimo trasloco importante. Ma facciamo un passo indietro e vi riportiamo tutti i nostri articoli in ordine temporale sulla storia dei campi di gioco della Lazio, che potrete richiamare qua sotto:
- La Lazio a Piazza d’armi (cliccare qui)
- La Lazio al Parco dei Daini (cliccare qui)
- La Lazio alla Rondinella (cliccare qui)
- La Lazio allo stadio Nazionale (cliccare qui)
- La Lazio dal Nazionale allo stadio Olimpico (cliccare qui)
DAL 1953, LO STADIO DEI 100.000
Come abbiamo già detto in precedenza, agli inizi anni ’50 fu costruito uno stadio fondamentale nella storia della capitale, che nacque dalle ceneri dello stadio dei Cipressi (vedi foto in alto di Laziowiki.org).
Inizialmente, fu chiamato “stadio dei centomila” e fu inaugurato il 17 maggio del 1953 con l’incontro tra Italia e Ungheria, allora fortissima, finito con un secco 3 a 0 per i magiari.
Con i lavori di ristrutturazione per le Olimpiadi del 1960, la capienza fu leggermente ridotta ma ne fu aumentato lo standard qualitativo. Proprio allora, fu modificata la denominazione in stadio Olimpico.
LA PRIMA ERA: PREGI E DIFETTI
Pregi tantissimi, difetti, pochi ma rilevanti. Nato soprattutto per una kermesse sportiva che includesse gli sport olimpici, aveva di contro quella pista di atletica che ne dilatava gli spazi. Essendo una costruzione monumentale, dalle curve (ma anche dalle tribune) si faceva fatica ad avere una visuale ottimale delle partite di calcio. Non c’era una copertura neanche per la tribuna principale.
Ma a quello stadio bisogna voler bene, perchè fu teatro nel settembre del 1958 del primo trofeo del club. Quella Coppa Italia che dette il “La” canoro a quella che ora è la quarta bacheca nazionale per trofei vinti.
Dopo 16 anni, nel 1974, la Lazio toccò il cielo con un dito, scrivendo quella pagina indelebile di storia straordinaria con lo scudetto della banda Maestrelli.
E come dimenticare la stagione dei meno nove, in cui in serie B, una squadra quasi spacciata dalla penalizzazione fece il miracolo della salvezza. Fu scritta, in quella stagione 1986-87 un altra pietra miliare, al pari degli altri trofei vinti. Chi visse quell’anno, ama i suoi protagonisti non meno di quelli dello scudetto del 1974!
LA SECONDA ERA
Dopo la parentesi della stagione 1989-90 interamente giocata al Flaminio a causa dei lavori all’Olimpico, abbiamo vissuto una seconda era, quella successiva ai mondiali del 1990.
PREGI: importanti, come la copertura totale dello stadio, migliori strutture e migliore visibilità.
DIFETTI: seppur migliorata, la visibilità rimane ancora inaccettabile per un evento calcistico, soprattutto dalle curve. Altro problema è stata la frammentazione dei settori popolari. Con i 4 distinti, le curve sono state ridimensionate notevolmente. Inoltre, quel ciclopico tabellone che campeggia in ciascuna delle curve porta via un numero importante di posti, proprio ai settori più popolari, anche per quanto riguarda il prezzo del biglietto più alla portata di tutti
CURIOSITA’: per quella ristrutturazione, lo stadio fu quasi interamente abbattuto. Tranne la tribuna Tevere. Infatti, quel settore rimase in piedi e, intorno ad esso, fu ricostruito tutto lo stadio. Ancora oggi, se ci fate caso, quella tribuna Tevere è la stessa costruita nel 1953. Ed è, ancora oggi, anche il settore più vicino al campo, dove si gode meglio la partita.
Dal 1990 nacque quindi la seconda era del nuovo stadio Olimpico. Cominciò proprio in quegli anni anche l‘era Cragnotti e quella raffica di trofei che ha consacrato la Lazio nell’Olimpo del calcio italiano.
A questo stadio va il nostro affetto, perchè ad esso sono legati tutti i trofei della nostra Storia.
Ma ora è arrivato il momento di cambiare ancora e tornare a casa…
RIASSUMENDO LA NOSTRA STORIA
Ecco i campi da gioco / stadi in cui ha giocato la Lazio:
- dal 1901 al 1905 il campo a Piazza d’Armi (quartiere della Vittoria / Prati)
- dal 1905 al 1913 il campo al Parco dei Daini (Villa Borghese)
- dal 1914 al 1931 il campo / stadio della Rondinella (Rione Flaminio), campo di allenamento fino al 1958
- dal 1931 al 1953 lo stadio Nazionale (Rione Flaminio)
- dal 1953 ad oggi lo stadio Olimpico (Foro Italico)
- dal 1959 lo stadio Flaminio, utilizzato sporadicamente (Rione Flaminio)