La storia dei campi da gioco: la Lazio da Piazza d’Armi al Parco dei Daini
Storia dei campi di gioco della Lazio: il Parco dei Daini – Ieri abbiamo affrontato le origini della Lazio e del suo campo da gioco dove ha veramente fatto i primi passi del mondo del calcio romano, e cioè a Piazza d’Armi. Per chi volesse leggere l’articolo di ieri, può richiamarlo qui.
COMMENTO ALLA FOTO
L’immagine qui sopra è tratta dal sito Laziowiki.org, vera e propria fucina di immagini della storia della S.S. Lazio. Questa è la didascalia del sito alla foto: “Piazza d’Armi non ancora urbanizzata. Così appariva agli occhi dei pionieri laziali“.
Ci si riferisce infatti alla zona verde in alto, inframmezzata da qualche strada bianca. Tale zona è infatti quella che ora va da viale Angelico a via delle Milizie, fino a lungotevere delle Armi (il fiume scorre alla destra della zona in discorso, più in alto nella foto). Quell’area fu cominciata ad essere edificata a partire dal secondo decennio del 1900, fino poi a formare il quartiere della Vittoria e parte della zona più comunemente chiamata “Prati”.
Mentre i nostri pionieri e fondatori della Lazio di inizio secolo diciannovesimo affinavano gli allenamenti e le tattiche in Piazza d’Armi, il presidente di allora già si guardava intorno per cercare una nuova “casa” del calcio biancoceleste più accogliente.
Infatti, già nel 1905, il presidente Fortunato Ballerini si adoperò per farsi assegnare la concessione per adibire a campo di gioco uno spazio al Parco dei Daini.
COMMENTO ALLA FOTO: didascalia del sito Laziowiki.org: “In alto, leggermente spostato sulla destra con dietro il cisternone, si vede il campo del parco dei Daini. La foto risale agli anni ’20”
I campi da gioco della storia: Lazio – IL PARCO DEI DAINI
Come noto, è un ampio spazio situato nei giardini di Villa Borghese. Precedentemente all’assegnazione affidata alla Lazio, il luogo, nei secoli precedenti, era riservato al Principe e quindi alla più importante nobiltà romana. A fine ottocento, purtroppo l’incuria della zona anche da parte degli enti pubblici locali, lo ridussero a un campo di macerie.
Il presidente della Lazio Ballerini non si perse d’animo e nominò come vice presidente, un Maggiore del Genio Regio Esercito. Grazie quindi anche all’impegno di un plotone del Genio, l’area fu sgombrata e fu creato un bel campo di gioco in una cornice affascinante come quella di Villa borghese.
L’immagine qui sopra è sempre tratta dal sito Laziowiki.org, purtroppo non molto definita. Si intravede comunque il cerchio di centrocampo e una concitata azione di gioco. Sullo sfondo a sinistra si intravede quella che dovrebbe essere una delle porte del campo.
Quindi, dal 1905 al 1913 il campo del Parco dei Daini fu il campo da gioco in cui la Lazio iniziò ufficialmente a giocare il calcio a livello Nazionale.
LA PALLONATA FATALE
Verso la fine del 1913, durante una partita con l’Audace, il giocatore biancoceleste Fernando Saraceni colpì involontariamente al volto con una pallonata una elegante signora in carrozza.
Fatalità ha voluto che quella signora fosse la moglie del Prefetto di Roma, tale Angelo Annaratone. Guarda caso, il giorno dopo, la Lazio fu “sfrattata” suo malgrado dal campo del parco dei Daini.
Se dovessi fare una “battuta”, forse quello è stato il primo episodio attraverso il quale sembra proprio che i laziali non risultino molto simpatici alle alte vette istituzionali… Ma torniamo seri e facciamo un piccolo riassunto.
I campi da gioco della storia della Lazio – RIASSUMENDO
I campi di gioco della Lazio sono, sino a questo punto della nostra storia:
- dal 1901 al 1905 il campo a Piazza d’Armi (quartiere della Vittoria / Prati)
- dal 1905 al 1913 il campo al Parco dei Daini (Villa Borghese)
Cosa successe dopo questo immediato provvedimento di sfratto che mise in difficoltà tutta la squadra? Ne parleremo nella prossima puntata. Restate con Lazio Live Tv continuando a seguirci.
Fonti Laziowiki.org Wikipedia.it