Giocate quattro gare, tutte importanti sia per l’Europa che per la zona calda della classifica, c’è chi ora rischia tantissimo
Serie A: i risultati della domenica di Serie A ci confermano che quest’anno la lotta per non retrocedere si risolverà all’ultimo istante; infatti anche oggi ci sono stati risultati che provano il forte equilibrio che c’è tra le squadre coinvolte.
A prova di ciò, anche in questa domenica di Serie A, sono usciti fuori risultati inaspettati.
Vediamo nel dettaglio cos’è successo. Un pareggio e ben tre vittorie esterne, che con quella di venerdì pomeriggio della Lazio di Tudor, fanno quattro vittorie fuori casa in questo turno, fino ad ora.
All’ora di pranzo, la sfida tra Sassuolo e Lecce, ha visto prevalere i salentini col risultato di 0 a 3. Una netta vittoria dei giallorossi che si allontanano prepotentemente dalla zona calda della classifica.
Un Lecce che nelle ultime cinque giornate ha raccolto dieci punti, secondo solo alla Lazio di Tudor, che ne ha fatti dodici.
Dieci punti, che sono serviti ai pugliesi per portarsi a quota 35, e che rendono la squadra allenata da Gotti la più tranquilla tra quelle che stazionano nella zona calda della classifica.
Per il Sassuolo, che veniva da tre pareggi consecutivi di cui l’ultimo con il Milan, è crisi profonda. Nelle ultime quattro giornate ha avuto ben tre scontri diretti dai quali ha racimolato solo due punticini.
La squadra emiliana sembra essere finita nelle sabbie mobili; più cerca di allontanarsi e più viene risucchiata nella zona retrocessione.
Serie A: a Torino l’unico pareggio della giornata
Serie A: alle 15:00, in quel di Torino, si è giocata un’altra sfida di quelle delicate. Da una parte i granata padroni di casa, e dall’altra i gialloazzurri del Frosinone.
Il Toro, che con una vittoria aveva la possibilità di salire sull’ultimo treno che lo avrebbe portato in Europa, ha mancato il bersaglio e si ferma momentaneamente a 46 punti, al decimo posto in classifica.
Mentre i ciociari puntavano ai tre punti per cercare di scappar via dalla zona più pericolosa della classifica.
La gara è stata bella ed emozionante, con tanti capovolgimenti di fronte. Diverse occasioni da entrambe le fila dei due schieramenti, ma alla fine la scarsa vena realizzativa di entrambe le compagini ha portato all’unico pareggio della giornata.
Un pari che non serviva a nessuna delle due contendenti, e che lascia l’amaro in bocca sia ai padroni di casa che agli ospiti.
Salernitana-Fiorentina va in scena alle diciotto, una partita che sulla carta aveva un solo risultato scontato, e così è stato.
La Viola, seppur con immensa fatica, batte la Salernitana che ha tenuto botta per ottanta minuti, per poi soccombere nell’ultimo quarto d’ora del match.
Uno 0 a 2 non semplicissimo, che però dà linfa vitale alla classifica dei toscani. Infatti, complice la sconfitta del Napoli ad Empoli, i gigliati si ritrovano a due sole lunghezze dai partenopei, con addirittura una gara da recuperare.
Per la Salernitana un’altra battuta d’arresto. Sembra quasi che i granata aspettino l’arrivo dell’inesorabile verdetto, con la salvezza che è sempre più un miraggio.
Serie A: altra vittoria della Dea, ma a Monza ha rischiato di non passare
Serie A: ha rischiato eccome, l’Atalanta di Gasperini in quel di Monza, in un derby lombardo dove solo la fortuna ha permesso ai nerazzurri di oltrepassare il muro brianzolo.
Infatti, se il destro di Maldini non si fosse stampato sul palo interno al minuto ’95, ora staremmo a parlare di tutt’altra storia.
I bergamaschi passano in vantaggio sullo scadere del primo tempo e raddoppiano al ventisettesimo della ripresa, meritando fin lì la vittoria.
Ma poi sale in cattedra Maldini, che con un’azione personale mette in rete il momentaneo 1 a 2; il Monza ci crede e prova il forcing nei minuti di recupero.
Proprio allo scadere dell’extra time, il figlio d’arte pesca un altro bel destro che si stampa sul palo interno e danza sulla linea di porta, uscendo miracolosamente.
Un gran bello spavento per la Dea bergamasca, che però torna dalla Brianza con tre punti d’oro, che la lanciano ad una sola lunghezza dal quinto posto.