Inizia un anno importante ricco di sentimento, ricordi e Storia.
Con oggi, per i tutti i sostenitori della Lazio, inizia un anno importante pregno di ricordi, storia e sentimento. Sono 50 anni (1974 -2024) che un gruppo di Grandi Uomini, animati dall’appartenenza e dalla Lazialità, hanno conquistato il primo scudetto nel Calcio. Uomini, prima che calciatori, Umani prima che aziende strapagati di uno show business come oggi.
Noi (ottuagenari e sessantenni) con la Lazio di Maestrelli ci siamo nati e come diceva Pulici non abbiamo scelto di essere tifosi laziali ma abbiamo avuto l’onore di essere stati scelti dalla Lazio. Solo chi è laziale può comprendere quest’empatica alchimia. Quella Lazio, quella del Maestro l’abbiamo vissuta intensamente e possiamo dire di conoscere tanto e ricordare tutto o quasi di quel gruppo. Fantastico, irripetibile, irascibile, dotato di una Humanitas che trasmetteva dosi di adrenalina biancoceleste. Indimenticabile.
Dopo 50 anni, molti di loro ci hanno lasciati, non c’è bisogno di fare l’elenco perché sono presenti nei nostri cuori. Tutti loro hanno rappresentato e trasmesso la Lazialità, quella sintesi di Storia, Sentimento, Appartenenza e Coraggio che si tramette di “Padre in Figlio”, che si custodisce con Spirito Libero nell’Amore Continuo verso i Nostri Colori.
Non solo Calciatori. Il laziale ottuagenario, proverà a ricordare tanti amici che non ci sono più, tanti sostenitori che seguivano la Lazio allo Stadio e fuori, all’Olimpico ed in trasferta. Persone, Donne e Uomini che sono stati dei Legami importanti della nostra Vita, nel nostro momento più bello: la Gioventù.
A loro, come a tutta la nostra Comunità Biancoceleste, rivolgiamo un saluto di un sereno 2024 e di un bacio al Cielo, con tutta la Lazialità presente in Noi e che nessuno può negarci o rubare.
Avanti Lazio, avanti Popolo della Lazio. Restiamo Uniti, professiamo il nostro Amore, nel ricordo del 1974.