Il mio capitano ha gli occhi biancocelesti, color del cielo e della Lazio
Il mio capitano, Pino Wilson, ha gli occhi come la mia bandiera di gioventù e, per me, ha sempre gli occhi biancocelesti, come la Lazio.
Il numero 4, da tre anni, non c’é più, come tanti di quella bellissima squadra del ’74. E’ scomparso come Giulio Cesare alle idi di Marzo. Da ragazzo, negli anni ’70, era spesso nei miei ricordi e mi “accompagnava” spesso con le mie rimembranze scolastiche. Pascoli, Manzoni, Carducci, Foscolo … avevo problemi a ricordare e memorizzare le strofe di quei poeti; le digerivo a stento, con molta difficoltà. Mi garbava, molto di più, una poesia che amavo e ripetevo, gioiosamente, a memoria: Pulici, Petrelli, Martini, Wilson …
Ricordi. Con il passare delle stagioni, da ragazzo, mi addentravo alle letture classiche. A scuola mi piaceva leggere e studiare Virgilio, Dante, Omero, Tasso e spesso mi immedesimavo con qualcuno di quei personaggi, di quegli autori.
In quegli anni, nel quartiere dove vivevo, non era difficile incontrare i calciatori della Lazio. Altri tempi, dove tutto era più semplice, genuino ed il contatto tra la squadra e la gente era vero, spontaneo, tangibile.
Facile incontrare il numero 4, come facile era incontrare giocatori, tecnici e dirigenti biancocelesti. Anni ’70, altri tempi … la mia gioventù!
Il mio capitano della Lazio ha gli occhi biancocelesti del cielo
Nella mia fantasia giovanile la curva Nord era la città di Ilio, i tifosi laziali i Troiani sotto assedio ed il caro Pino il buon Ettore. Già Ettore, il guerriero senza paura, l’eroico difensore della Patria, dei più deboli … di tutti noi laziali.
Pino incarnava alla perfezione il ruolo di leader leale in campo ed il ruolo di difensore di tutti i tifosi Biancocelesti.
Era uomo colto e garbato: un eroe della mia gioventù. Un Eroe del Popolo.
Mi piace ricordarlo come l’Ettore di Omero, un eroe “passato alla storia”, umano … perché gli eroi di gioventù non si dimenticano mai, non muoiono mai. Vivono in eterno. Vivono nel “Mito”… per sempre!
Fede. Pino, ancor oggi, aveva gli occhi della mia bandiera, era la mia Bandiera color del cielo … era il Cielo.
Oggi, 5 Marzo, sono tre anni esatti che la fascia rossa guida la squadra più bella di tutte quante: quella del Paradiso. A Dio, mio Capitano.