Lazio: il neo tecnico biancoceleste pronto a stupire
Lazio – Cresce l’attesa per l’ufficialità di Marco Baroni come nuovo allenatore della Lazio. Il tecnico fiorentino, dopo una salvezza ‘miracolosa’ ottenuta a Verona, a quasi 61 anni può realizzare il desiderio di allenare una ‘big’ del campionato italiano e misurare le proprie idee e potenzialità ad un livello maggiore, provando ad ambire per le zone più prestigiose della classifica.
La scelta ‘discutibile’ di Lotito di puntare su un profilo con meno appeal, ha creato malumori e contestazione nella capitale. I tifosi biancocelesti attendevano un nome altisonante per dar seguito al processo di crescita, non solo tecnica, ma anche mediatica, iniziato con l’arrivo di Sarri, ritrovandosi però a dover accettare un netto passo indietro che ridimensiona le ambizioni della piazza.
Il curriculum di Marco Baroni parla per lui. Al culmine della carriera da allenatore, il massimo raggiunto fin’ora dal mister toscano è la doppia salvezza ottenuta con Verona e Lecce, collezionando 110 presenze in Serie A con 21 vittorie, 29 pareggi e 60 sconfitte.
Lazio: le qualità celate di Marco Baroni
Numeri a parte, quello di Baroni è un profilo che non ammalia, ma stuzzica gli spettatori, pronti a lasciarsi stupire. Il campionato appena concluso ha acceso i riflettori sul potenziale del tecnico fiorentino, capace di risollevare la classifica di un Verona spacciato a gennaio, in piena crisi tecnica e privo di elementi cardine ceduti dal patron Setti. In terra scaligera, Baroni è riuscito a ricompattare i giocatori in campo ed i tifosi al di fuori, dando prova di versatilità a livello tattico, con il cambio di modulo dal 3-5-2 al 4-2-3-1, decisivo nello spostare gli equilibri di una squadra brava a difendere ma meno brava a in fase realizzativa.
Un’altra capacità non indifferente è quella di saper entrare nella mente dei calciatori attraverso il dialogo e le buone maniere, qualità lontane da quelle più ‘strong’ del dimissionario Igor Tudor. Tra i principi tattici di Baroni c’è la verticalizzazione, marchio di fabbrica per far esprimere al meglio le qualità di Immobile, e l’adattamento ai vari contesti della gara, sapendo cambiare pelle in base alle esigenze.
Quello di Marco Baroni quindi, è si un nome che passa in sordina rispetto ai più sonori Allegri e Conceicao, ma non lasciamoci ingannare dalle impressioni, perchè il tecnico toscano ha tutta la voglia di stupire all’ombra del Colosseo.