Lazio, l’ex Fernando Orsi ha detto la sua opinione sulla manifestazione dei tifosi biancocelesti
Lazio. – Orsi – Il 14 giugno 2024 verrà ricordato per sempre come uno dei giorni da Laziali, infatti è andata in scena una delle manifestazioni più belle e partecipate del mondo delle tifoserie in generale. Una manifestazione che abbracciava ogni fascia d’età per protestare contro una gestione della società non in linea con la storia e il blasone della Lazio.
Per parlare di quello che è successo e non solo sulle frequenze di Radio Radio si è espresso così l’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi:
“Tutti hanno ragione e tutti quanti hanno torto. Io ho passato 17 anni in una società così come la Lazio, e non c’è stato mai un così grande fermento e grande contestazione come in questo momento. Però bisogna fare anche o un passo indietro o un passo avanti per il bene della società perché sennò si comincia male. Ed è vero che a prescindere uno può contestare un meno, però poi dopo ci sono altre implicazioni che sono molto importanti: quelle di una società che se sta a cuore ai tifosi fa un passo indietro, se sta a cuore al presidente della società fanno un passo indietro anche loro, oppure fanno un passo avanti e si vanno a spiegare. E una delle due fa qualcosa di diverso, di più”.
Lazio, Orsi: “Sull’attaccamento della tifoseria non ci sono dubbi, sull’attaccamento della società qualche dubbio ce l’ho”
“Sull’attaccamento della tifoseria non ci sono dubbi, sull’attaccamento della società qualche dubbio ce l’ho. Perché il calcio non è soltanto due conti, ma è emozione.
Quindi ogni tanto un po’ di emozione sarebbe giusto darla. Perché poi i tifosi sono quelli che pagano e basta per avere indietro soltanto l’ebrezza di un gol oppure il sogno di un giocatore importante. Secondo me non serve tanto. Serve soltanto un po’ di buonsenso e un pochino di senso di appartenenza“