Ad Auronzo, quartier generale del ritiro della Lazio il lavoro prosegue senza sosta, oggi Baroni ha provato un nuovo modulo
Ad Auronzo di Cadore è il giorno sette della preparazione estiva della Lazio, continuano le sedute di allenamento, e Baroni prova e sperimenta nuove soluzioni tecniche e tattiche sull’undici biancoceleste.
Nuove soluzioni per la squadra capitolina, nuove idee nascono e passano dal pensiero ai fatti.
Sull’erba fresca e verde dello Zandengiacomo, all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo, Baroni plasma giorno dopo giorno la sua Lazio.
E anche nel settimo giorno di preparazione, nel quartier generale estivo biancoceleste, il tecnico toscano ed il suo staff sono oberati di lavoro e provano e riprovano schemi e addirittura nuovi moduli.
Baroni vuole una Lazio duttile e malleabile, che possa cambiare in base agli avversari che incontra e che possa farlo anche più volte durante la gara, una Lazio che a livello tattico è forse la più “europea” di sempre.
Ma andiamo con ordine, oggi nel giorno sette, ad Auronzo, Baroni ha previsto una doppia seduta di allenamento, ritmi altissimi e serrati per i ragazzi in biancoceleste.
I primi a scendere in campo questa mattina sono stati i portieri Provedel e Mandas accompagnati dai giovani Renzetti e Furlanetto che hanno aperto le danze sul terreno di gioco dello Zandengiacomo.
Il resto della squadra ha prima svolto il riscaldamento in palestra per poi seguire i portieri sul campo.
Lazio, Baroni ed il 4-3-3
Auronzo: Subito agli occhi dei più, addetti ai lavori e non, è apparso interessante il lavoro che Baroni ha svolto con una parte della squadra, prime prove di un nuovo modulo, il 4-3-3.
Una nuova soluzione tattica che ha visto protagonisti Marusic, Casale, Romagnoli e Tavares per la linea di difesa, Rovella, Vecino e Guendouzi a formare i tre di centrocampo ed infine Isaksen, Castellanos e Tchaouna a formare il tridente offensivo.
Già in passato Baroni usava cambiare, anche a gara in corso, il suo 4-2-3-1 di partenza in 4-3-3, vedremo se lo farà anche con la sua Lazio.
Lazio: ad Auronzo clima a due facce
Che non sia una annata semplice a livello ambientale in casa Lazio lo si era già capito settimane fa nella Capitale, e “purtroppo ” la situazione anche in quel di Auronzo non pare cambiare linea, anzi….
Anche in Cadore l’ambiente che si respira, che si percepisce attorno alla Lazio di Baroni non è alquanto sereno e felice.
Nulla contro tecnio, staff e calciatori, che anzi vengono “coccolati” dai tifosi biancocelesti accorsi, come ogni anno fin quassù, per godere del fresco e della compagnia della amata Lazio.
Il clima è oltre modo rovente quando si parla della società e di chi la rappresenta, decide e decine gli striscioni che contestano l’operato del presidente, decine e decine di scritte e cartelli, a volte molto simpatici e divertenti, che però tuonano contro la societa.
Si vive un tifo letteralmente a due facce, da una parte il sostegno a squadra e allenatore, e dall’altra la cruda contestazione societaria.
Sembra tutto paradossale in quel di Auronzo, per chi frequenta lo Zandengiacomo, si passa da sorrisi e gioa, a rabbia e sconforto, un ambiente davvero particolare.
Probabilmente si andrà avanti così ancora per un bel po, la situazione porta a pensare che anche nelle prime gare di campionato si respirerà un aria molto simile a quella che si respira in Cadore in questi giorni.
Speriamo che tutto si risolva pacificamente il prima possibile, ma i presupposti fanno pensare che assisteremo ad una stagione molto particolare.