La Lazio e l’ndice di liquidità: facciamo chiarezza
Affrontiamo l’argomento “indice di liquidità”, con un linguaggio il più semplice possibile.
Il concetto di liquidità
Semplicissimo esempio: io ho 10 Euro in tasca e 24 ore come periodo di riferimento temporale. Oggi l’unica cosa che devo pagare, è una bolletta di 7 Euro. A fine giornata, mi resteranno in tasca ovviamente 3 euro e quindi posso dire di avere avuto in tale periodo temporale, una liquidità più che sufficiente a far fronte ai miei impegni.
Spostiamo l’asse temporale ai 12 mesi, e ingrandiamo un po’ le poste come nel caso di una azienda, e il “gioco” è lo stesso.
Definizione di indice di liquidità
È un “rapporto” tra crediti a breve termine e debiti a breve termine. Per breve termine si intende finanziariamente tutto ciò che ha una scadenza orientativamente entro i 12 mesi.
L’indice di liquidità quindi si sostanzia in un numero risultante dalla seguente operazione: crediti : debiti.
Facciamo un esempio: se io ho 100 di crediti a breve e 100 di debiti a breve, il mio indice di liquidità è pari a 1 e cioè 100 : 100.
Se ho 90 di crediti e 100 di debiti, il mio indice di liquidità è 0,90 (90 :100).
Quindi, possiamo dire anche che l’indice di liquidità identifica quanto i crediti coprono i debiti.
Un indice di liquidità pari o superiore a 1, identifica un’azienda considerata in grado di avere la liquidità necessaria per far fronte ai propri impegni.
Al di sotto di 1, l’indice fotografa una situazione finanziaria da tenere sotto controllo, perché l’azienda potrebbe avere difficoltà a pagare i propri debiti per tempo.
Logica dei limiti imposti dall’organo di controllo
L’organo di controllo del sistema calcistico, per evitare che le squadre si indebitino pericolosamente, ha stabilito un indice sotto il quale non si può scendere, pena il blocco degli acquisti nel calciomercato. Tale indice è fissato a 0,50 (fonte gianlucadimarzio.com)
La logica del controllore è: hai raggiunto un rapporto crediti / debiti preoccupante? Non puoi incrementare ulteriormente il tuo indebitamento. Anche l’ingaggio di un giocatore a parametro zero oppure l’aumento dello stipendio di un giocatore tramite rinnovo di contratto non è consentito, perché così facendo, aumenti il tuo indebitamento.
Come si migliora l’indice di liquidità?
Semplicemente, aumentando i crediti e/o riducendo i debiti. Per fare due esempi, o con immissione di denaro da parte dell’azionista, o effettuando cessioni di giocatori.
Sfatiamo un mito
Spesso, riecheggia nei discorsi tra tifosi, e qualche volta anche in ambito giornalistico, la seguente domanda:
“ma le altre società hanno molti più debiti di noi; perché l’indice di liquidità vale solo per noi?”
Risposta: è vero che altre società hanno più debiti rispetto ai nostri, ma hanno un indice di liquidità migliore, perché hanno un miglior rapporto crediti / debiti.
Mettiamola anche così: i nostri “competitors” fanno capo a gruppi finanziari agevolmente in grado di intervenire economicamente per poter mantenere in regola l’indice di liquidità.
In conclusione
La tensione sull’indice di liquidità comunque, migliorerà a breve con l’incasso previsto dei bonus e premi rivenienti dalla straordinaria stagione appena terminata. E questo, è un elemento che gli organi di controllo “dovrebbero” tenere in considerazione.
Ma il “fardello” finanziario che ci portiamo dietro, impone di operare sempre con prudenza, valutando compiutamente gli acquisti e mantenendo i conti in ordine.
Ecco perché spesso, in sede di mercato, vi teniamo informati anche sulle cessioni, importantissime per allentare la tensione e migliorare la situazione finanziaria del club. Ne va del nostro futuro.