Antonio Candreva, verso un ritiro di carriera in sordina. Le ultime vicende
Candreva, un ritiro nel silenzio – Ma che fine ha fatto Antonio Candreva? Eravamo rimasti che poteva arrivare a gennaio ma che poi non se ne è fatto niente. Allora, era in scadenza giugno 2024, ma poi gli eventi lo hanno portato a rinnovare di un altro anno con la Salernitana.
Ma ora, a retrocessione avvenuta ormai da qualche settimana se non mese, maturano diverse situazioni sia psicologiche, che di motivazione. Inoltre, è in continua evoluzione anche l’equilibrio di rapporti economici e non, che ti girano intorno.
Immaginiamo che il ragazzo sia fortemente deluso da questa retrocessione. E a 37 anni (ne farà 38 a febbraio prossimo), ricominciare una stagione in queste condizioni e con quest’aria che tira, forse potrebbe non essere il caso.
GLI ULTIMI EVENTI IN CASA SALERNITANA
Tra i convocati in casa granata ci sono anche tutti i giocatori in attesa di “sistemazione”, ma non lui.
In realtà, per lui, scoccherà l’ora della rescissione consensuale del contratto, che scade nel 2025.
Ad aprile, la società ipotizzava una permanenza di Candreva anche in serie B per tutta una serie di motivazioni che, evidentemente ora, sono venute meno.
Queste, le attuali parole del direttore Sportivo della Salernitana:
“E’ un giocatore fortissimo, ma ha in tasca un portafoglio pesante. So cosa vuol dire retrocedere, penso sia stato uno shock anche per lui, proprio per questo è meglio che faccia la sua strada, lo accompagneremo in questo percorso di chiusura rapporto“.
Chi scrive questo pezzo, lo fa col pensiero di Ciro in partenza. E provare a immedesimarsi nella testa anche di Candreva, in questo momento non è facile. Ambedue, ormai ex laziali eroi importanti di un buon decennio, vederli chi partire, chi dover decidere di smettere, apre un velo di tristezza nel cuore. Ma soprattutto perchè ora, in casa Lazio, non siamo assolutamente in grado di comprendere il nostro futuro, così pieni di dubbi e di incognite per quel che ci aspetta.
E’ vero, fa parte della vita, ma già ora le fondamenta del passato appaiono solide e consistenti, e per vederle, occorre voltarsi indietro.
Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro, e da padri, da zii, da nonni, è assolutamente vietato essere pessimisti.
Un grande grazie a Ciro in particolare ed anche ad Antonio per le emozioni e i trofei che ci hanno regalato con la maglia della nostra amata Lazio!
fonte tuttosalernitana.com