E’ giunto il momento della “battaglia” sportiva !
Siamo arrivati al giorno (finalmente!) ed è giunto il momento dell’inizio della “battaglia” sportiva ! E’ il giorno in cui tutto ricomincia. Si riinizia a soffrire, esultare, gioire, cantare e sbraitare. Insomma, calcisticamente parlando, a vivere. Ed era ora. Soprattutto per chi viene da una annata come l’ultima, in cui finalmente é scattato il sorriso ed il momento del grande sogno da cullare: lottare per un qualcosa di bello, scintillante ed importante.
Si ricomincia a “fare il tifoso”, ad urlare, fare previsioni, pensieri e congetture. Difficile, per chi vede dall’esterno capire il comportamento o il ragionamento di un supporter perché é uno dei più complicati da seguire. Pieno di sfaccettature e angoli che nessuno studio potrebbe comprendere e nessuna lente potrebbe captare. Difficile, ma al tempo stesso, ammaliante.
Ognuno è tifoso a modo suo. E questo è un “totem” che chiunque dovrebbe accettare. Specialmente chi si crede più tifoso di un altro per un motivo “x”. L’importanza del sostenere una squadra non è la modalità, ma il fine: il club prima di tutto, la Lazio prima di tutto.
Domenica, alle 20.45, incomincia la stagione 2023/24, e sappiamo, tutti, che importanza questa possa rivestire.
Le parole espresse in precedenza potrebbero essere tutta fuffa, in caso chi scrive se ne scusa. Ma l’intento delle stesse era far intuire quanto queste non contino, quando si parla di amore (perché questo è il verbo da usare per la Lazio). Valgono i fatti, i sentimenti che si provano prima, durante e dopo quei novanta minuti, quegli impulsi che non si possono spiegare, che può capire solo chi è un tifoso. A tutti i supporters made in Lazio si chiede, da domani, di metter da parte le critiche, i dubbi, gli appunti fatti alla proprietà ed al suo operato.
Che si abbandoni “l’ascia da guerra” e che da oggi si stia tutti uniti, vicini alla squadra e vicini a questi ragazzi. Ragazzi, si, mai termine più giusto, perché l’attuale organico è ringiovanito parecchio dall’ultimo calciomercato. Il team é’ pieno di qualità, di talento, ma ha bisogno di tempo per “esplodere“. E per amalgamarlo bene c’è bisogno di chi, con i giovani, ci sa fare. Di un allenatore serio, preparato e dall’importante lato umano. Maurizio Sarri é il tecnico giusto, al posto giusto.
Siamo tutti liberi di avere la propria idea.
Siamo tutti liberi di avere un’idea. La libertà è sacra e va custodita. Mai avere preclusioni, possedere ancora dietrologie, fantasmi del passato. Maurizio Sarri è l’allenatore della Lazio, del nostro club, di cui siamo tifosi. Sarri é il nostro punto di riferimento, va sostenuto e difeso assieme ai ragazzi che scendono in campo.
Mai criticare a prescindere, piuttosto invece di cercare sempre e solo il lato negativo, facciamo tutti una cosa: fermiamoci un istante. Cerchiamo uno specchio, guardiamoci e chiediamoci: perché ho scelto di tifare per la S.S. Lazio? Perché?
Le risposte saranno le più varie e raramente, quasi mai le stesse. Ci passeranno davanti immagini, ricordi, nomi. Silvio, Luciano, Giorgio, Roberto, Juan Sebastian, Giuseppe, Alessandro, Vincenzo, Sinisa, Tommaso, Ciro. La differenza di età li diversificherà. Ma una cosa li accomuna: i brividi e le emozioni che comporteranno. Un quaderno fotografico custodito nel cuore, di cui nessuno ci priverà mai.
Nel momento della battaglia bisogna usare i Ricordi.
Se non siete convinti delle altre motivazioni, usate questo, usate i ricordi, per ripartire da oggi con lo spirito giusto. Che si vinca o si perda, sempre vicino alla Lazio. Lo abbiamo scelto per un motivo, per un semplice gesto d’amore. Ricordiamocelo. Ogni giorno. Ricordi.
(Fonte: Febbre a 90° – Nick Hornby)
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