La Curva Nord continua ad essere la migliore in Italia
Ennesimo spettacolo fornito ieri dalla Curva Nord in occasione del secondo derby vittorioso di questa stagione dalla Lazio. Un vero e proprio capolavoro artistico nonché storico che molti tifosi hanno apprezzato. Una coreografia degna di una grande squadra che ha caricato i giocatori trascinandoli alla vittoria.
Molti di noi non hanno ben compreso inizialmente la frase a contorno della gigantografia esposta al centro della Nord. Bisogna tornare indietro nel tempo e soffermarsi su un fatto storico di grande rilevanza che gli autori della scena hanno voluto richiamare per spronare i ragazzi a dare tutto in campo.
La vicenda risale al lontano 1415 quando William Shakespeare scrisse un discorso per il Re d’Inghilterra Enrico V alla vigilia di una battaglia importante in terra francese dove le truppe inglesi erano in netta inferiorità numerica. Il Re pronunciò le parole, che ieri erano ben visibili allo stadio, per risollevare il morale dei soldati che si davano già per sconfitti.
I sostenitori biancocelesti hanno voluto sottolineare l’importanza di essere pochi e di lottare insieme tutti uniti, fratelli di sangue, perché non importa quanti siamo ma importa ciò che mettiamo sul campo di battaglia. Ecco le parole della frase espressa dai tifosi in Curva Nord;
“Eh no, mio caro cugino. Se è destino che si muoia, siamo già in numero più che sufficiente; e se viviamo, meno siamo e più grande sarà la nostra parte di gloria. In nome di Dio, ti prego, non desiderare un solo uomo di più di quelli che siamo… Noi pochi, noi felici pochi, noi manipolo di fratelli”.