Lazio: match proibitivo per gli uomini di Sarri
Lazio – Torna la Champions League in casa biancoceleste e lo fa in grande stile. La sfida al Bayern Monaco in programma questa sera, sarà l’occasione per testare il reale valore di una squadra che, spesse volte, ha il difetto di disconnettersi tra una gara e l’altra.
Quella contro i tedeschi però, potrebbe essere l’occasione giusta per esaltare le qualità di Immobile & co. che quando affrontano le cosiddette corazzate, tendono a dare il meglio di loro.
Andando ad analizzare il Bayern Monaco, seppur parlando di una squadra schiacciasassi, si possono trovare punti deboli su cui puntare per provare a piegare la partita in favore della squadra biancoceleste.
Crisi tra staff tecnico e giocatori
Innanzitutto, la crepa che si è venuta a creare tra Thomas Tuchel e i propri senatori, Muller e Kimmich su tutti, allargatasi dopo la sconfitta di Leverkusen. Un fattore non irrilevante che può togliere lucidità ad una squadra comunque abituata ad essere letale nei momenti più importanti. Lo sfogo di Thomas Muller dopo la gara persa in campionato è stato chiaro: “Sono inca**ato, quello che manca alla nostra squadra sono le pa**e, nel nostro gioco mancano energia e libertà“.
Una fase difensiva vulnerabile
Nonostante sia composta da nomi altisonanti, la fase difensiva dei bavaresi presenta lacune che la rendono vulnerabile, soprattutto dopo il macabro spettacolo messo in mostra contro la squadra di Xabi Alonso, in cui Kim e compagni hanno fornito una prestazione molto al di sotto delle loro possibilità. Proprio il difensore coreano è apparso sotto tono, complice una coppa d’Asia giocata poco più di una settimana fa’. A completare l’opera c’è anche Manuel Neuer, per anni miglior portiere al mondo ma che all’alba dei 38 anni ha perso in velocità e riflessi.
Un parco attaccanti da fantascienza
Il fiore all’occhiello della squadra di Tuchel è sicuramente il reparto avanzato. I nomi bastano per dare il senso del peso specifico di un attacco da 81 gol segnati fin’ora in tutte le competizioni: Kane, Musiala, Sané, Coman e Gnabry. Gli ultimi due mancheranno a causa dei rispettivi infortuni ma il valore dei due fantasisti uniti alla potenza realizzativa di Kane, fanno dell’attacco tedesco un fattore letale.
La Lazio quindi, è chiamata all’impresa, ardua, impossibile sulla carta, ma come dice Sarri: “Vedremo sul campo“.