Che bello il calcio d’altri tempi, fatto di uomini veri
Che bello e vero il calcio d’altri tempi, dove il tutto era fatto da uomini veri. Uomini e Laziali fatti con la filigrana, ma con i quali era meglio non discutere e litigare. Cose di oltre venti anni fa …
Si racconta che una volta Fernando Couto e Simeone abbiano litigato durante l’allenamento, poi, entrati nello spogliatoio, uno prese delle forbici e l’altro un coltello. Se non li avessero separati le cose sarebbero andate in malo modo.
Un’altra volta se le diedero di santa ragione Conçeicão e Couto, che erano pure connazionali.
Quando perdeva la brocca, in campo, Fernando non lo tenevi più: era un killer con gli scarpini.
Sinisa e Fernando durante le partite provocavano gli avversari. Partivano insieme dal tunnel, poi in campo si dividevano i compiti.
Andavano a turno a sbattere volutamente contro un attaccante e lo insultavamo: “Ehi, ma che mi vieni addosso? Pezzo di terra!”.
Il malcapitato, di solito, chiedeva scusa senza aver fatto niente. E loro peggio: ” Scusa il cavolo. Ora vedi… Fernando? Prendilo tu“. Oppure al contrario: “Sinisa? Spacca questo figlio di mamma“.
Calcio d’altri tempi per uomini veri
In pratica, uno lo innervosiva e l’altro lo menava, tanto per non dare nell’occhio. Non concorrevano, certamente, al premio fair play. Antipatici? Certo. Odiosi? Anche, ma che bello vederli e averli dalla nostra parte, la parte biancoceleste.
Volevano vincere e pure questo faceva parte del gioco. Belli, rissosi e battaglieri, come dei calciatori del passato … con una foto in bianco e nero.
In una squadra vincente, cari lettori, serve anche gente così. Averceli oggi, uomini così.
(Fonte: Sinisa Mihajlovic)