Uno dei personaggi più importanti della storia biancoceleste
Probabilmente ad alcuni il nome di Guido Baccani non dice molto, ma chi ha a cuore la storia della Lazio sa che è stato uno dei personaggi più importanti di tutta l’epopea biancoceleste. Nato a Roma il 6 aprile del 1882, il giovane Guido si lega ai colori biancocelesti sin dal febbraio del 1900, ad appena un mese dalla fondazione della Società Podistica Lazio.
Polisportivo
L’amore per lo sport, podismo e pallanuoto le sue discipline preferite, lo portano fino al calcio diventando nel 1906, ufficialmente dal 1909, l’allenatore della Lazio con cui parteciperà al primo campionato della capitale insieme alle formazioni della Roman e della Virtus.
Longevo
Ancora oggi è l’allenatore più longevo della storia biancoceleste rimanendo alla guida della squadra dal 1906 al 1924. Molte le imprese legate al suo nome come quella delle tre vittorie in un giorno ottenute a Pisa il 7 giugno del 1908 ai danni del Lucca, del Livorno e del Pisa stesso. Tre partite giocate dalla Lazio tra le ore 10 e le ore 18, un record tutt’oggi imbattuto.
Lungimirante
Fu lui, insieme a Sante Ancherani, a volere fortemente alla presidenza della S. P. Lazio forse il più grande Presidente che abbia mai ricoperto quel ruolo in 123 anni di storia, Fortunato Ballerini.
Nel 1912 diventa Delegato Federale e nel 1919 viene insignito del titolo di Cavaliere della Corona d’Italia, nonché Cavaliere di Vittorio Veneto fino a diventare anche giornalista nel 1920 collaborando con la Gazzetta dello Sport per poi ricoprire il ruolo di Direttore del periodico “La nuova Italia sportiva“nel 1923.
Lancia nel mondo del calcio Fulvio Bernardini e ricopre l’incarico di terzo componente nella Commissione Tecnica della Nazionale nel 1924, fino ad approdare come allenatore alla Roma nel 1929 venendo esonerato dopo appena sette giornate ritirandosi definitivamente dal mondo calcistico.
Di lui si perdono le tracce fino al 1948 quando la FIGC gli assegna il premio Pionieri del Calcio, prestigioso riconoscimento ad un uomo che ha saputo incarnare i veri valori del dilettantismo sportivo. Nominato Socio Benemerito della SS Lazio nel 1960, muore a Genova il 25 febbraio del 1972.