Se fossi mister Tudor lascerei da parte le parole per preparare la partita di sabato
Se fossi mister Tudor, l’allenatore della Lazio, lascerei da parte le parole per preparare al meglio la partita di sabato contro il Verona. Pochi concetti, poche frasi su movimenti e marcature; accompagnerei la squadra in sala video per fare vedere loro il filmato di Lazio – Verona del ’74. Farei vedere alla squadra cosa deve essere una Squadra, un gruppo unito e coeso che indossa la nostra maglia. Farei vedere i gol di Chinaglia, Garlaschelli e Nanni di quell’epico 4 a 2. Spiegherei cosa successe nell’intervallo e come quella Lazio, sotto di un gol, aspettò per l’inizio della seconda frazione di gioco gli avversari sul campo. Mostrerei la bella e possente cavalcata di Cecco, gli anticipi e lo stacco di testa di Pino e la determinazione feroce sotto porta di Giorgio. Una squadra che, per tanti ragazzi dell’epoca, ha fatto comprendere il senso dell’Unità e dell’Appartenenza.
Foto: profilo X Lazio
Poi, fermerei l’immagine sui volti, su quei bellissimi volti pregni di Lazialità e di Umanità che non sono più presenti.
Caro Mister, si soffermi sul bellissimo volto di Tommaso, un uomo sopravvissuto agli orrori della Guerra, che guidava con la Saggezza di un Padre Giusto una banda di pazzi! Lo guardi bene negli occhi, occhi severi ed al tempo stesso amorevoli; gli occhi di un Uomo che per noi Laziali é un Mito, che rappresenta “l’Amore Puro per la Lazio“.
Se Fossi Tudor lascerei da parte le divisioni; chiamerei a raccolta la Gente Laziale
Se fossi in Mister Tudor userei le parole per chiamare a raccolta la Gente Laziale. Con semplicità, esponendo la verità dei fatti. La squadra é stanca, logora da fatica ed antipatie. Dove non si arriva con il fisico, si arriva con l’Anima (Laziale) e con il Sentimento. Solo la Gente, solo la Nostra Gente può essere la Soluzione a questo Momento e dare agli 11 in campo la giusta Spinta. Lo è sempre stata e sempre lo sarà.
Parafrasando J.R.R. Tolkien, nel “Fosso di Helm”, ognuno (grande o piccolo) é utile in una battaglia. E’ utile alla causa. Ognuno, giovane o anziano, che può sventolare una sciarpa, una bandiera, lanciare un coro é utilissimo … anzi imprescindibile. La Lazio si segue con le forze che si hanno.
Caro Mister, a Formello Lei é solo (come lo era Mister Sarri), perciò chiami a raccolta i Laziali: perché la Lazio non é di un Presidente, di uno Sceicco o di un Capitano d’Industria, ma solo dell’Amore di chi l’Ama. E tutto questo Siamo Noi, i Supporters.
“In becco all’Aquila” Mister Tudor e tentiamo di realizzare un sogno! Carica !
