Calcio: il “Grande Torino”, una squadra fantastica che ha segnato un’epoca
Il “Grande Torino” è stata senza ombra di dubbio la più grande squadra italiana mai esistita; una selezione fantastica di campioni del calcio, composta da Uomini Veri. Dieci undicesimi della nazionale italiana. Una vera leggenda nel mito. Se non ci fosse stato quel tragico 4 maggio del 1949, oggi la storia del calcio italiano sarebbe senza alcun dubbio ben diversa.
Quella fantastica squadra avrebbe vinto scudetti per molti anni, e la Torino Granata avrebbe avuto molti di più di 7 scudetti.
In quegli anni gli italiani avevano già due Eroi, i mitici-impareggiabili Gino Bartali e Fausto Coppi, che avevano pedalato ben oltre il ciclismo. Quel gruppo di Campioni era un’altra cosa: capace di ribaltare in pochi minuti uno 0-3 con la Lazio per poi vincere la partita per 4 a 3. Quegli Uomini erano capaci di segnare perfino 10 gol in una gara; capaci di vincere scudetti con 16 punti di vantaggio quando una vittoria valeva solo due punti.
Capace di annientare gli avversari e fare oltre 100 gol in una sola stagione.
Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola. Uomini e Campioni, diventati prima Esempi e dopo dei Miti. A Roma, dove è nata la Lazio, un Quartiere li ricorda tutti (EUR – Serafico).
Il modulo? 2–1–7, tutti in attacco!
Sono trascorsi quasi 75 anni dalla Loro scomparsa e giovedì andremo ad affrontare i granata. Altri uomini, altro calcio, altra storia umana e sportiva.
Il pensiero, quando vai ad affrontare il Torino di oggi, corre in noi con una certa età al Toro del primo dopo-guerra. Nessuno muore davvero se c’è qualcuno che lo ricorda. Brutta bestia la Nostalgia!