Lazio: il blocco realizzativo preoccupa Baroni
Lazio – quello in gestione di mister Baroni è un giocattolo che sembra voler funzionare a regime, ma a cui mancano dei pezzi per poter garantire le prestazioni di cui necessita il tecnico toscano.
Ai biancocelesti serve sempre un soldo per fare una lira e, stavolta, l’intoppo che blocca l’intero quadro generale arriva dalla fase offensiva. Dimenticatevi le gesta di Re Ciro: la Lazio post Immobile non sa più segnare, tanto da costringere Baroni nel ripiegare su schemi che consentano ai difensori di svolgere un doppio importantissimo lavoro.
Delle 26 reti segnate in Europa League, infatti, 9 sono giunte proprio dalla retroguardia biancoceleste, mai così prolifica come quest’anno. Il bomber, tra i difensori, è Alessio Romagnoli, al quinto gol stagionale di cui 4 realizzati negli ultimi 40 giorni, più dell’intero attacco biancoceleste.
Lazio: la scossa per cercare l’impresa
Numeri simili non bastano per garantire la goleada contro il Bodo/Glimt, con più di un piede in semifinale di Europa League dopo il 2-0 ottenuto in Norvegia.
La Lazio, per garantirsi la possibilità di coltivare il sogno europeo, deve sbloccare la vena realizzativa dei propri attaccanti che, eccetto Isaksen, non trovano la via del gol da più di un mese.
Se Dia e Noslin sembrano aver smarrito la bussola, c’è chi come Tchaouna non è mai riuscito ad entrare nei meccanismi di gioco di Baroni, che per infortunio ha perso anche l’utilità tattica di Castellanos.
Enigmi al quale il tecnico toscano dovrà trovare una soluzione per cercare di non buttare all’aria una stagione ancora apertissima, ma che lascia nelle mani della Lazio pochi jolly da potersi giocare.