Lazio: il francese apre le porte alla testata d’oltralpe
Lazio – È un libro aperto Mattéo Guendouzi, protagonista dell’intervista rilasciata al portale transalpino Carrè. Il centrocampista della Lazio ha aperto le porte di casa, rivelando sensazioni e pensieri sul futuro, senza tralasciare il discorso Derby e le annesse ruggini con Paulo Dybala:
“Il derby? Appena arrivi alla Lazio subito tutti i tifosi ti parlano del derby, anche mesi dopo. È una partita molto sentita per loro, come se fosse la più importante. Giochi contro la tua rivale principale, è come se ti giocassi il dominio di Roma da lì al prossimo derby. È una gara che si vive e si sente sin dall’inizio con i tifosi, le persone del club e i compagni che stanno qui da più tempo che te ne parlano. Sarri, che di partite di grande valore ne ha viste tante, ci disse che il derby era quella più importante che ha vissuto, soprattutto per la passione dei tifosi. Per questo bisogna sempre fare risultato. Giocando poi nello stesso stadio hai una parte dei tifosi della Roma e una della Lazio, metà e metà, quindi c’è inevitabilmente un’atmosfera davvero elettrica. Quando vinci ti senti davvero molto felice e orgoglioso, c’è la percezione di aver fatto qualcosa di importante per i tifosi. Quando perdi invece i giorni successivi sono molto difficili. Il derby di Roma è simile ai grandi classici come PSG – Marsiglia, Lione – Marsiglia perché i giocatori vogliono far vedere chi è più forte. C’è tanto stress e frustrazione a causa dei risultati”
“Il litigio con Dybala? È una partita di calcio importante, c’è molto nervosismo e frustrazione per il risultato. Io ero molto arrabbiato, l’ho preso per la faccia cosa che non avrei dovuto fare. Ma queste sono cose che succedono in campo. Lui ne ha approfittato per mostrare il suo parastinchi che avevano vinto il Mondiale. Poi non lo so cosa aveva sopra, non ci ho fatto attenzione. Poi tutto il resto sono cose che accadono e che si dicono. Nel campo viviamo di emozioni forti e a volte è difficile controllarle”.
Lazio, Guendouzi: “Marsiglia, Greenwood e futuro, ecco tutto“
Il Marsiglia di quest’anno? A livello di qualità tecnica Greenwood è sopra la media. Ha avuto un impatto pazzesco. Non sapevo che giocasse bene anche con il piede destro, che è raro per un mancino (ride, ndr). La Lazio lo voleva quest’estate, è un peccato che non sia venuto. Ma sicuramente è un ottimo giocatore per il Marsiglia. De Zerbi? È sicuramente un allenatore eccezionale, come giocatore è sempre bello imparare da grandi tecnici come ho avuto modo di fare nella mia carriera. Così facendo si diventa per forza una persona e un calciatore migliori“.
“Un ritorno al Marsiglia? Tutti sanno che lo porto nel cuore. Oggi però sono molto felice alla Lazio, mi sento appagato sia nella vita professionale che personale. Sta andando molto bene, abbiamo una grande squadra. E poi abbiamo portato qui alcuni giocatori che stavano con me al Marsiglia (ride, ndr). Ma ho intenzione di fare grandi cose con la Lazio, poi vedremo cosa accadrà più avanti in futuro. In ogni caso oggi sono felice dove sono“.