Lazio: un attacco ritrovato
Lazio – Brucia come non mai l’eliminazione subìta per mano del Bodø/Glimt, club di caratura e patrimonio nettamente inferiore rispetto a quello della Lazio.
Nel doppio confronto però, le statistiche sono state spazzate via da una squadra che ci ha creduto di più, dimostrando di poter ottenere meritatamente la prima, inattesa, semifinale della propria storia.
Obiettivo, quest’ultimo, mancato ancora una volta dal presidente Lotito, che nei vent’anni di gestione non è mai andato oltre i quarti di finale di una competizione europea.
Eppure la tanto acclamata impresa era stata messa in pratica al minuto 107 di una gara lunga ed estenuante. Il 3-0 firmato da Boulaye Dia sembrava aver scacciato definitivamente le streghe di un 2025 da incubo, dando dimostrazione di un ritrovato feeling tra gli attaccanti e la porta.
Lazio: da eroi a complici della disfatta
Valentin Castellanos: profilo X @officialsslazio
Feeling confermato dal ritorno al gol di Castellanos e Noslin, eroi di una notte che stava per prendere una direzione leggendaria ed è terminata nell’incubo, a causa delle conclusioni sbagliate da entrambi nei calci di rigore.
Come in un remake, l’olandese si è ritrovato nella posizione esatta a quella che, durante il derby, lo ha visto mancate il colpo del KO. Stavolta il finale ha fatto esplodere l’Olimpico di gioia, regalando alla Lazio la chance di poter decidere la qualificazione ai supplementari.
Il Taty, invece, ha sfruttato al meglio la prima occasione disponibile, mancando di precisione e cattiveria nelle successive chance che potevano chiudere molto prima una gara dispendiosa per tutti.
Il destino però, per entrambi, ha deciso di riservare il volto peggiore, conseguenza degli errori da rigore che hanno regalato al Bodø un importantissimo viaggio direzione Londra.
Per Baroni non resta che raccogliere i cocci di una squadra definita “distrutta” dal suo stesso capitano, e provare a non gettare all’aria un finale di stagione che può ancora regalare sorprese.
