Lo stellone biancoceleste e “il segno del comando”
Lo stellone e “il segno del comando” – Questo non è un articolo che parla di calcio. Lo premetto perchè è importante che sappiate subito che qui non si parla di cronaca calcistica. Qui non c’è cronaca di un giovedì folle di Europa League. In queste righe, si va oltre.
Qui parliamo dell’entità superiore, del destino, dei segnali che fanno riflettere a mente un po’ meno calda, di eventi che esulano dal “normale”. Ed entrano nel “paranormale”.
Di quei momenti che, seppur legati ad una squadra di calcio, non possono essere relegati ad eventi puramente di carattere rigorosamente e banalmente sportivo.
Lo stellone e… “IL SEGNO DEL COMANDO”
Proprio ieri, mercoledì 5 marzo, vi prego di credermi, ho provato a cercare lo sceneggiato del 1971 andato in onda sulle reti nazionali TV. E sono riuscito a trovarlo.
Il “segno del comando” è uno sceneggiato di genere giallo gotico. E’ una storia misteriosa e senza tempo, che gira intorno ad un oggetto che dona da secoli a chi lo possiede, l’immortalità.
Allora, avevo 11 anni e la visione di quell’evento mi ha letteralmente attratto e stregato, ma anche fatto affrontare delle paure ed una sensazione di contatto con un mondo parallelo, quello del mistero e del soprannaturale.
Oggi le cose sono cambiate da tanti punti di vista, ma ho voluto rivederlo dopo tanto tempo, anche per affrontare un po’ me stesso, dopo tutti questi anni.
E forse, è stato un segno che si è riverberato 24 ore dopo.
L’entità superiore e il suo mistero di eterno che aleggia nella sua storia. Di fatti che temporalmente si ripresentano, che ti fanno capire che, oltre una certa soglia, c’è qualcosa che non comprendiamo e che ha dell’imprevedibile e dell’incredibile.
LO SPORT COME LA VITA
Ma lo sport non si può non affiancare alla vita, alla esistenza, e a tutti quegli eventi che, senza che ce ne accorgiamo, ritornano a salvarti a donarti l’impensabile. Il sogno, oltre ogni sfaccettatura, che si avvera come un incredibile realtà, insperata agognata per momenti, per ore, per secoli…
Lo stellone ritorna, a volte sotto eventi che hanno di per sé dell’incredibile. Che se li racconti in giro ti prendono per pazzo.
L’INSPIEGABILE E IL MISTERO…
Eh si. Quello che è successo stasera ha dell’inconcepibile, dell’impossibile, dello straordinariamente inspiegabile.
E’ un gol che spezza le catene del destino. E’ il segno del comando, è un urlo, un esultanza che esula dalla normalità e sfocia nel paranormale, nel mondo del mistero, dove vive la mia unica incredibile immarcescibile passione di una vita che sfida tutto e tutti.
LA MIA AMATA LAZIO SCRIVE ANCORA LA STORIA. E NON SOLO DEL CLUB, MA ANCHE DEL CALCIO.
Laziali bella gente, che tantissime volte si dimentica della “bellezza” e della fortuna che ha nel ritrovarsi “amante”, di quell’amore che fa vibrare il nostro cuore unico di quella passione unica, biancoceleste.
E che il segno del comando continui…
Così, scritto di getto. Ore 23,44 del 6 marzo 2025…