Lazio: il centrale resta un punto fermo da cui ripartire
Lazio – L’era Sarri 2.0 è iniziata da appena due giorni ma già sono diversi i temi scottanti che la società biancoceleste dovrà gestire per permettere al comandante di poter operare nelle condizioni a lui migliori.
Tra i vari nomi spuntati come priorità sul taccuino del tecnico toscano, c’è anche quello di Alessio Romagnoli, voluto fortemente da Sarri nel 2021 e legato alla Lazio da un sentimento che porta con sé sin da bambino.
Il rapporto con il presidente Lotito però, si è incrinato pericolosamente proprio durante la prima avventura con Sarri alla guida, quando il secondo posto raggiunto in campionato avrebbe dovuto far scattare un adeguamento sul contratto del numero 13, riconoscimento mai realmente avvenuto.
Lazio: dal saluto ai compagni al possibile passo indietro
La situazione ha addensato le nubi attorno al centrale biancoceleste, deciso nel lasciare la Lazio in estate per trasferirsi all’estero. Le mancate promesse pesano sulle volontà di Romagnoli che avrebbe desiderato un trattamento diverso, un passo indietro che la società è disposta a compiere pur di accontentare il comandante.
Secondo quanto riporta Alfredo Pedullà, infatti, nei prossimi giorni andrà in scena un incontro tra le parti per provare a ricucire lo strappo e garantire all’ex capitano del Milan un giusto adeguamento economico sul contratto.
Il ritorno di Sarri ha posto un veto sulla permanenza di Romagnoli, già con un piede e mezzo fuori da Formello ma pronto a legarsi di nuovo a quei colori che scorrono nel proprio sangue e che vuole trascinare fino a raggiungere le zone più ambite del calcio italiano ed europeo.