Lazio: le idee del tecnico croato non convincono
Lazio – Situazione alquanto surreale quella che si respira all’interno di Formello. Ad un anno di distanza dal capolavoro messo in opera da Maurizio Sarri, con il secondo posto come trampolino di lancio per sognare in grande, le ambizioni della Lazio sono crollate vertiginosamente dopo l’addio del comandante ed una stagione fallimentare sotto ogni punto di vista.
Il settimo posto ottenuto in campionato, con annessa qualificazione alla nuova edizione di Europa League, ha salvato la faccia della società, ma non l’umore dei tifosi, stanchi dei ripetuti esperimenti falliti e delle parole mai tramutate in fatti concreti.
L’ultima incertezza in ordine cronologico porta al nome di Igor Tudor, subentrato a dieci gare dal termine ma già sulla strada dell’addio dopo soli 3 mesi.
Lazio: dalla pista Italiano, all’ipotesi Conceicão
Le scelte del tecnico croato non convincono il duo Lotito-Fabiani, increduli sul calo di prestazioni di Mattéo Guendouzi, autentico faro della stagione biancoceleste con Sarri alla guida. Ancor meno apprezzato è il minutaggio riservato ad Isaksen, calciatore in fase di ascesa ma abbandonato in panchina dall’ex Marsiglia.
È così che, come riporta Alfredo Pedullà, il patron biancoceleste si sta guardando intorno per capire se sia necessario continuare un rapporto che sta minando il patrimonio tecnico dell’organico mettendo a repentaglio gli investimenti fatti la scorsa estate. Secondo l’esperto di mercato, in cima alla lista del presidente della Lazio ci sarebbe Vincenzo Italiano, profilo molto apprezzato già prima dell’era Sarri ed un uscita dalla Fiorentina.
Occhio però anche alla situazione legata a Sergio Conceicão. L’allenatore portoghese, in uscita dal Porto, è pronto ad una nuova esperienza in Europa con l’Olympique Marsiglia favorito. L’ex biancoceleste però è rimasto molto legato al club capitolino tanto che non ha mai negato la volontà di tornare ad allenarlo in futuro.
Le piste restano calde in attesa di sviluppi sul capitolo Tudor, già in bilico nonostante l’avvio record in campionato che ha permesso alla Lazio di qualificarsi per l’ottava volta consecutiva alle coppe europee.