Lazio mia: esci da questo momento di empasse
Lazio – Ho visto tante Lazio nella mia vita, alcune forti, fortissime, altre veramente scandalose. Ho vissuto, come tanti di noi, momenti meravigliosi alternati ad altri deprimenti, ma sono sempre qua a tifare la maglia biancoceleste.
Si, la maglia e il simbolo, quelli che vengono prima di ogni altra cosa.
Foto: profilo X Lazio
Presidenti, dirigenti, allenatori e giocatori passano. Ci si affeziona all’uno o all’altro personaggio, ma appena ne arriva uno migliore, lo osanniamo subito perché lo sentiamo parte di noi.
Tutto mi sarei aspettato dopo la stagione dello scorso anno, tranne questo momento difficile.
Lazio nelle sabbie mobili
La Lazio si è impantanata nelle sabbie mobili e non riesce a venirne fuori. Più si agita, più affonda e invece di aiutarsi l’un l’altro, ci si accusa peggiorando una situazione già molto delicata.
In questo articolo non voglio dare colpe a nessuno perché le colpe sono di tutti. Ci sarebbero da dire tante cose che per il momento cerco di tenermi dentro, ma c’è una cosa che non posso tacere: la mancanza di rispetto per il tifoso biancoceleste.
Lazialità
Forse qualcuno in questo ambiente non ha ben capito cos’è lo spirito laziale, la lazialità.
Beh, sarebbe opportuno che cominci a capirlo immediatamente, perché il tifoso laziale ti dà tutto incondizionatamente, ma non tradirlo mai perché ti volta le spalle per sempre! A ragion veduta direi.
Potrei citare molti casi in cui qualcuno da idolo è poi finito per essere messo ai margini dalla tifoseria. L’ultimo caso è quello di Acerbi! È bastata una frase e un atteggiamento scorretto e ha dovuto fare le valigie.
Le ultime apparizioni della nostra Lazio sono state veramente insufficienti, indegne, e quel che è peggio, nessuno per il momento si prende le proprie responsabilità.
Il rispetto e l’umiltà nei confronti di un popolo deve venire sempre al primo posto, ma devo evidenziare che non c’è nulla di tutto questo e finché non ci sarà, difficilmente riusciremo ad uscire dalle sabbie mobili!
