Lazio, Luis Alberto e il rapporto con Sarri
Di certo non hanno dei caratteri facili, Sarri e Luis Alberto, ma è certo che alla Lazio erano noti per l’abitudine di dire le cose in faccia e senza troppi fronzoli. All’esterno è spesso passato il messaggio che i due non si trovassero sereni nel loro rapporto, ma le parole del mago, espresse nella lunga lettera indirizzata a Cronache di Spogliatoio, lasciano intendere altro.
Luis Alberto: “Volevo andare al Cadice, ma…”
Che il Cadice fosse al tempo sulle tracce di Luis Alberto non è mai stato un segreto. In un estratto della lettera del Mago si evince quanto quella parentesi alla Lazio sia stata decisiva nel rapporto con mister Sarri:
“La fine definitiva è stata l’addio di Sarri. Aveva un carattere particolare. Io pure. Io volevo andare al Cadice in prestito perché non ero sereno. Torno dopo 10 giorni in Spagna, era durante la sosta per il Mondiale. Volevo andare al Cadice, mi allenavo come un matto. Lui lo nota e io gli dico: ‘Voglio andare al Cadice’, al mio paese. Mi risponde: ‘No, non vai da nessuna parte. Se ti alleni così, giochi ovunque con me. Ho capito il tuo carattere’. Mi disse così e io gli ho dato fiducia. Ho iniziato a giocare.
Gli ho detto anche dell’offerta dal Qatar, mi ha detto che avrei dovuto rinnovare. Parlavamo tutti i giorni. Mi dicevano che parlavo tanto in campo, ma cercavo di aiutare il mister dentro al campo. Quando è andato via, mi è dispiaciuto. Le sue sedute video erano durante la siesta, per noi spagnoli con tanti video c’era il rischio di addormentarsi! Tatticamente è il migliore che ho avuto.