Lazio: Immobile ancora una volta messo sott’occhio dalla stampa
Lazio – A volte, scrivere una critica, può risultare difficile per chi si siede davanti ad un computer con una tastiera alla mano. Soprattutto se si tende ad andare oltre le righe, e fare di una semplice routine (dettata da regole), un caso mediatico.
Il gesto di Ciro Immobile, nella giornata di ieri, non ha nulla a che fare con la mancanza di rispetto. La sfrontatezza di chi sa di avere un ruolo di prestigio rispetto ad un semplice tifoso non rispecchia minimamente la sua persona. Vi spieghiamo il perché.
La società Lazio, in relazione al permesso dato ai calciatori per avere un contatto diretto con la tifoseria, detta regole rigide. Queste sono protette da un contratto, stretto con chi organizza eventi come il ritiro di Auronzo di Cadore. Secondo queste regole, vi sono momenti, e luoghi prestabiliti, in cui poter fare foto o firmare autografi. Questi, sono di solito al termine dell’allenamento, con la rete del campo, che separa i calciatori dal pubblico.
Nella giornata di ieri Ciro Immobile, in auto, non si fermato a firmare autografi a dei bambini che erano lì fuori in attesa. Per questo motivo è stato subito messo al centro delle polemiche. Tra chi ha puntato il dito, parlando di momenti di tensione, a chi ha messo in conto una sua probabile partenza dopo quanto successo. Nessuno ha pensato al fatto che il capitano biancoceleste, in quel momento, non era autorizzato a rilasciare autografi o fotografie. A smentire tutto ciò che è stato scritto, ci ha pensato Ciro stesso. In mattinata ha passato circa mezz’ora di tempo a firmare autografi su centinaia di magliette lanciate dai bambini all’interno del campo di allenamento. Dimostrazione di come Ciro, per il popolo (quello biancoceleste in particolare) si è sempre messo a disposizione, e mai con una parola fuori posto.
In un momento anche delicato per il suo futuro calcistico, sta comunque dando tutto se stesso alla Lazio e ai tifosi. Ciò che ha sempre fatto nei 7 anni di carriera in biancoceleste. I tifosi questo lo sanno bene, la stampa un po’ meno.