Lazio: l’ombra della separazione a fine stagione
Lazio – Il momento negativo che avvolge la squadra biancoceleste trova tregua con la sosta per le nazionali, tempo necessario a recuperare energie fisiche e mentali per affrontare al meglio un mese di aprile infuocato.
I cinque gol subìti dal Bologna vanno cancellati in fretta e l’occasione si presenterà all’Olimpico nelle vesti del Torino, altra squadra in un buon momento di forma reduce da 3 successi ed un pareggio nelle ultime 4 gare giocate.
Numeri che stonano con quelli dimostrati dalla Lazio che, in Serie A, tra le mura amiche ha ottenuto solamente due successi negli ultimi 4 mesi. Per invertire il trend servirà uno scossone da parte di Baroni, pronto a ripartire nonostante qualche piccolo scricchiolio, all’interno delle stanze di Formello, metta in dubbio il futuro del tecnico toscano sulla panchina della Lazio.
Lazio: Gilardino e Italiano all’orizzonte
Claudio Lotito: foto da X
Il silenzio della società ha trovato la parola fine nelle frasi di Angelo Fabiani che sulle pagine de Il Messaggero ha confermato il tecnico toscano, almeno fino a fine stagione: “Baroni in discussione? No, oggi non lo è, ma io sono come il progettista di una macchina. Aspetto la fine della corsa per vedere se c’è un pezzo che non va. Il discorso riguarda tutti, non solo il tecnico.”
Il futuro dell’ex Verona passa dall’Europa League, terreno che vedrà la Lazio protagonista a metà aprile in terra scandinava per provare a strappare uno storico passaggio in semifinale, mai ottenuto durante l’intera Lotito.
In caso di flop contro il Bodo/Glimt, la posizione in panchina diverrebbe meno stabile per il tecnico toscano, a rischio discussione. Proprio Il Messaggero, aprendo all’eventualità di un addio a fine anno, ha messo in linea già papabili sostituti pronti a prendere l’eredità di Baroni.
Il nome di Alberto Gilardino sembra il più facilmente percorribile, vista la disponibilità dell’ex Genoa, ma occhio anche a Vincenzo Italiano, protagonista dell’ottima stagione che sta vivendo il Bologna e vecchio pallino del presidente biancoceleste.
