piange la scomparsa

Il “Bombardino” biancoceleste: Franco Nanni

by Roberto Mari
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Franco Nanni, uno degli artefici del primo scudetto biancoceleste

Compirà 75 anni tra qualche giorno, esattamente l’11 maggio, Franco Nanni uno degli artefici del primo glorioso scudetto conquistato dalla Lazio. Nato a Pisa nel 1948 muove i suoi primi passi giocando a pallone per strada come si faceva un tempo, viene notato da un prete appassionato di calcio che lo inserisce nella Stella Azzurra, la squadra della parrocchia.

Il suo fisico asciutto e brevilineo gli valse il soprannome di Franchino e durante le partite risulta sempre tra i migliori in campo tanto che gli osservatori del Pisa gli mettono gli occhi addosso e lo portano nella città della Torre Pendente inserendolo nelle giovanili. Ad appena 16 anni viene notato dalla Juventus che lo acquista e quel ragazzino veloce e imprendibile che gioca in attacco viene trasformato in un centrocampista di livello che di lì a poco farà parlare di se.

Dopo quattro anni a Torino, invece di scalare le gerarchie per entrare a far parte della prima squadra, viene ceduto in serie C al Trapani. Tutti i sogni sembrano svanire ma Franchino non si arrende e continua ad impegnarsi per migliorare ancora dopo aver appreso tanto dai campioni bianconeri.

Coreografia tifosi Lazio / foto Antonello Sammarco/Image Sport

La svolta

La Lazio lo nota durante un triangolare al Vomero e l’allenatore Juan Carlos Lorenzo chiede alla società di acquistarlo e portarlo nella capitale. La cifra è importante, 15 milioni al Trapani e 15 alla Juventus e nel 1969 Franco Nanni diventa biancoceleste.

Il suo primo anno non è semplice, ma nel torneo De Martino fa vedere di che pasta è fatto e Lorenzo lo convoca in prima squadra anche sotto la spinta dei tifosi. La vera esplosione avviene però con l’avvento sulla panchina della Lazio del Maestro Tommaso Maestrelli nella stagione 1971/72 quando i biancocelesti ottengono la promozione in serie A dopo un ottimo campionato tra i cadetti.

Gran giocatore

Abile nel dribbling, gioca con entrambi i piedi e corre senza sosta per tutta la partita. Il suo tiro dalla distanza sia di destro che di sinistro non lascia scampo agli estremi difensori avversari tanto da essere soprannominato Bombardino. Grande visione di gioco e intelligenza tattica lo eleggono come uno dei migliori mediani di sempre della massima serie. Un giocatore immenso che oggi farebbe la fortuna di Sarri nella corsa alla Champions.

Al suo attivo con la maglia biancoceleste ha 146 presenze e 15 gol in sei anni con l’aquila sul petto. Lo scudetto, il primo della storia, porta anche la sua firma.

In una intervista di qualche tempo fa Franco Nanni ha confessato che il suo più grande rammarico è stato quello di non aver disputato la Coppa dei Campioni a causa della squalifica della Lazio dalle competizioni europee dopo i disordini nella partita dell’anno precedente contro gli inglesi dell’Ipswich Town.

 

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